LA DISOCCUPAZIONE NON LA COMBATTI COL REDDITO DI CITTADINANZA – UNO STUDIO DELLA CGIA DI MESTRE BOCCIA LA MISURA: “LO STATO HA SBORSATO 52 MILA EURO PER OGNI POSTO DI LAVORO OTTENUTO, UNA CIFRA ESORBITANTE” – IN PRATICA, SU OLTRE UN MILIONE DI ASSISTITI SAREBBERO SOLO 152 MILA LE PERSONE CHE HANNO TROVATO UN IMPIEGO GRAZIE AI NAVIGATOR – IL SUSSIDIO AIUTA CHI È IN DIFFICOLTÀ, MA NON LO REINSERISCE NEL MERCATO…

Giulia D’Aleo per www.lastampa.it

 

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Almeno 52mila euro è il costo che lo Stato ha dovuto pagare per ciascun posto di lavoro ottenuto tramite il Reddito di cittadinanza. Una cifra esorbitante, oltre il doppio di quanto spende annualmente un imprenditore privato per un operaio a tempo indeterminato full time che, mediamente, gli costa attorno ai 25 mila euro.

 

Dai risultati dell’analisi realizzata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, si stima, infatti, che per tutti i titolari del Reddito di cittadinanza – quindi persone in difficoltà economica che avevano manifestato la disponibilità a recarsi in ufficio o in fabbrica – l’Inps abbia sostenuto una spesa complessiva di 7,9 miliardi di euro.

 

luigi di maio e la card per il reddito di cittadinanza 2 luigi di maio e la card per il reddito di cittadinanza 2

Su oltre un milione di assistiti, sarebbero però solo 152 mila le persone che hanno trovato un posto di lavoro grazie ai «navigator».

 

Se si calcola che la somma di sostegno economica è stata mediamente sostenuta per almeno un anno prima che gli assistiti entrassero nel mercato del lavoro – percependo, quindi, circa 7.000 euro a testa – la cifra arriva a più di 52mila euro per ogni singolo neoassunto.

 

«Un costo – commenta l’ufficio studi – che appare eccessivo per un numero così limitato di persone entrate nel mercato del lavoro». Secondo la Cgia «chi è in difficoltà economica va assolutamente aiutato, ma per combattere la disoccupazione il RdC ha dimostrato di non essere uno strumento efficace».

 

reddito di cittadinanza reddito di cittadinanza

L’Agenzia, infatti, stima che le probabilità di rimanere disoccupati a distanza di 12 mesi sfiorano il 90%. Queste difficoltà sono anche motivate dal fatto che la maggior parte dei soggetti richiedenti non possiede un’esperienza lavorativa pregressa, in grado di garantirgli un posto di lavoro.

 

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Analizzando lo storico contributivo di queste persone, nella classe di età tra i 18 e i 64 anni, emerge infatti che solo un terzo di queste ha già avuto un’occupazione in passato. Ci si trova di fronte a soggetti ad alto rischio di esclusione sociale, in condizioni di povertà economica e di grave deprivazione materiale. Trovare un lavoro a queste persone, spiega la Cgia, «potrebbe addirittura costituire per loro un problema, a causa del precario equilibrio psico-fisico in cui versano».

 

poste reddito di cittadinanza poste reddito di cittadinanza

I dati a livello provinciale dicono che nelle province di Caserta (147.036) e di Napoli (555.646) si concentrano complessivamente quasi 703 mila beneficiari del RdC, il 20% dei percettori totali di questa misura. Altrettanto significativo è il numero di RdC erogati dall’Inps nelle grandi aree metropolitane: a Roma sono 240.065, a Palermo 212.544, a Catania 169.250, a Milano 122.873, a Torino 104.638 e a Bari 92.233.

 



Redazione Dagospia