IL TENNIS ORMAI È ROBA DA RAGAZZINI (MA NON DITELO A NOVAK) – AGLI US OPEN SINNER FUORI CONTRO ZVEREV, BERRETTINI VA AI QUARTI E SFIDERÀ ANCORA L’INTRAMONTABILE DJOKOVIC – INTANTO AVANZA LA NUOVA BORGHESIA DEL GIOCO, COME CARLOS ALCARAZ, 18 ANNI, E FELIX AUGER ALIASSIME, 21: PECCATO PER SINNER, USCITO CONTRO ZVEREV – DAL BASSO SPUNTANO ANCHE JENSON BROOKSBY, RIVELAZIONE ESTIVA, E BOTIC VAN DE ZANDSCHULP, SFUGGITO A MOLTI RADAR…

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1 – TENNIS: US OPEN; BERETTINI BATTE IL TEDESCO OTTE E VA AI QUARTI

(ANSA) Mateo Berrettini raggiunge i quarti di finale degli Us Open di tennis. Il 25enne romano n.8 al mondo ha battuto ieri sera a New York negli ottavi il 28enne tedesco Oscar Otte (n.144), col punteggio di 6-4 3-6 6-3 6-2. Al prossimo turno il n.1 d’Italia potrebbe dover affrontare di nuovo Novak Djokovic, che lo ha sconfitto quest’anno in finale a Wimbledon. Il serbo n.1 Atp sfida in queste ore a Flushing Meadows l’americano Jenson Brooksby (n.99).

 

2 – TENNIS: US OPEN; BERRETTINI AI QUARTI SFIDERÀ ANCORA DJOKOVIC

(ANSA) L’avversario di Matteo Berrettini nei quarti di finale degli Us Open sarà il serbo n.1 al mondo Novak Djokovic, che quest’anno lo ha fermato in finale a Wimbledon e nei quarti al Roland Garros. A caccia del Glande Slam e già tre volte vincitore a Flushing Meadows, Nole ha battuto non senza fatica negli ottavi di finale il 20enne americano Jenson Brooksby (n.99): 1-6 6-3 6-2 6-2 il punteggio finale.

 

3 – TENNIS, IL FUTURO VA DI FRETTA MA SINNER RESTA IN SALA D’ATTESA

Stefano Semeraro per “La Stampa

 

La casa del tennis è in ristrutturazione, agli Us Open i lavori sono in corso. Novak Djokovic probabilmente chiuderà da numero 1 anche il 2021, ma è rimasto solo nel suo attico con vista sull’Immortalità. Federer è sempre più lontano dal tennis, Nadal in pausa riflessione, Murray saltella sul viale del tramonto.

 

jannik sinner 1 jannik sinner 1

La nuova borghesia del gioco, intanto, occupa i piani medi e alti. Sono inquilini giovanissimi, ambiziosi, per un Jannik Sinner che si scorna in tre set contro un Sasha Zverev decisamente maturato – 6-4 6-4 7-6, e peccato per i cinque set point sprecati nel terzo set da Jannik – ci sono Carlos Alcaraz, 18 anni, e Felix Auger Aliassime, 21, che oggi si spartiscono uno dei quarti di finale e pigiano sui tasti dell’ascensore.

 

carlos alcaraz carlos alcaraz

Alcaraz come obiettivo per l’annata aveva l’ingresso fra i primi 100, ma ha già vinto un torneo a Umago e sedotto New York battendo Tsitsipas, nel prossimo ranking sarà fra i primi 50. Viene dal paese di Nadal ma dentro si sente più Federer, in ogni caso promette di abbassare il tasso di nostalgia per entrambi.

 

felix auger aliassime felix auger aliassime

«È un grande giocatore, credo che lo vedremo fra i migliori per molti anni», concede Aliassime, altro talento annunciato che si sta compiendo, guarda caso nell’anno in cui si è istallato come coach Toni Nadal, motivatore supremo.

 

A un paio di generazioni rimaste nello scantinato mentre in cima al tennis le cene erano sempre per quattro, oltre ai colpi è mancata la speranza. Ora che i Patriarchi sono (quasi) sazi, si allargano gli orizzonti. Il problema semmai è non soffrire di vertigini.

 

jenson brooksby jenson brooksby

«L’avversario più grande di Alcaraz sono i paragoni», si angoscia la stampa spagnola. «Tutti in Spagna parlano solo di Nadal, e uno come Boluda, che sembrava il suo erede, è andato in crisi e ha smesso». Edipo, anche in versione tennistica, è sempre in agguato.

 

Anche Baby Federer, al secolo Grigor Dimitrov, la sua carriera l’ha fatta – vincendo fra l’altro un Masters – ma rimarrà un Grande Incompiuto: e la responsabilità è anche dell’irraggiungibile modello. Dominic Thiem, caduto in depressione dopo aver vinto gli ultimi Us Open, ha già capito che per restare in alto è più difficile che arrivarci.

 

botic van de zandschulp botic van de zandschulp

Stefanos Tsitsipas gioca benissimo ma vive al di sotto delle sue (e nostre) aspettative, così ecco che dal basso spunta la concorrenza rampante di Jenson Brooksby, rivelazione estiva, che ieri notte ha sfidato Djokovic con un tennis tutto suo e la spavalderia dei 20 anni, o dell’intruso 25enne Botic van de Zandschulp, sfuggito a molti radar.

 

Nel femminile a prendersi i riflettori è Layla Fernandez, 19enne (da oggi) filippino-canadese capace di sorprendere due ex numero 1 come Osaka e Kerber: da quando la gatta Serena non c’è, sono in molte a ballare. È l’era delle bolle, è vero. Ma non è detto che quella del tennis debba scoppiare.

 



Redazione Dagospia