È INIZIATA IN INGHILTERRA LA SPERIMENTAZIONE SUL TEST DI GALLERI, UN’ANALISI DEL SANGUE IN GRADO DI RILEVARE 50 TIPI DI CANCRO PRIMA CHE COMPAIANO I SINTOMI – IL SERVIZIO SANITARIO STA RECLUTANDO 140 MILA VOLONTARI A CUI EFFETTUARE IL PRELIEVO – AMANDA PRITCHARD (NHS): “POTREBBE SEGNARE L’INIZIO DI UNA RIVOLUZIONE NEL RILEVAMENTO E NEL TRATTAMENTO DEL CANCRO QUI E IN TUTTO IL MONDO”…

Dagotraduzione dal Daily Mail

 

Ambulatori Test Galleri Ambulatori Test Galleri

Da oggi 140mila britannici saranno sottoposti al test di Galleri, una rivoluzionaria analisi del sangue in grado di diagnosticare 50 tipi di cancro prima che compaiono i sintomi. Il test, attualmente disponibile negli Stati Uniti, è in grado di rilevare anche i tumori che non vengono sottoposti a screening di routine e può individuare con precisione da dove proviene la malattia nel corpo.

 

Il test va alla ricerca di cambiamenti chimici in frammenti di codice genetico. È noto infatti che alcuni tumori rilasciano Dna nel sangue molto tempo prima che una persona inizi a manifestare i sintomi. Il test non rileva tutti i tumori e non sostituisce i programmi di screening. Ma il servizio sanitario inglese ha deciso di testarlo su larga scala e sta reclutando quindi 140mila volontari di diversa estrazione ed etnia tra i 50 e i 77 anni, in otto aree dell’Inghilterra.

 

Test di Galleri Test di Galleri

Ai partecipanti, che non devono aver avuto una diagnosi di cancro negli ultimi tre anni, verrà chiesto di effettuare un prelievo di sangue presso una clinica mobile locale. Saranno poi richiamati dopo 12 mesi e dopo 2 anni per ripetere il prelievo.

 

L’amministratore delegato del NHS, Amanda Pritchard, ha dichiarato: «Questo rapido e semplice esame del sangue potrebbe segnare l’inizio di una rivoluzione nel rilevamento e nel trattamento del cancro qui e in tutto il mondo. Individuare il cancro prima ancora che compaiano segni e sintomi, vuol dire avere le migliori possibilità di curarlo e di sopravvivere».

 

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Il test si è rivelato particolarmente efficace nell’individuare i tumori difficili da identificare precocemente: alla testa, al collo, all’intestino, ai polmoni, al pancrea e alla gola.

 

Una ricerca pubblicata a giugno sulla rivista Annals of Oncology ha rilevato che il test aveva un tasso di falsi positivi molto basso. Gli scienziati hanno analizzato i risultati del test su 2.823 persone con il cancro e 1.254 persone senza.

 

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Ha identificato correttamente il cancro nel 51,5% dei casi, in tutte le fasi della malattia, e ha rilevato erroneamente il cancro solo nello 0,5% dei casi. Quando si trattava di tumori solidi che non sono attualmente sottoposti a screening – come i tumori esofagei, epatici e pancreatici – la capacità di generare un risultato positivo del test era il doppio (65,6%) rispetto ai tumori solidi con opzioni di screening come seno, tumori dell’intestino, del collo dell’utero e della prostata.

 

Quando si trattava di tumori del sangue, è stato rilevato circa il 55 per cento dei casi, mentre il test ha identificato correttamente il tessuto in cui si trovava il cancro nel corpo nell’88,7 per cento dei casi.

 



Redazione Dagospia