L’Unione nazionale consumatori fa sapere che diverse persone hanno denunciato di aver essere rimaste vittime di una truffa dopo aver ricevuto un accredito sul proprio conto corrente. Ecco come operano i truffatori e alcuni consigli per non cadere in trappola.

“Il modus operandi dei truffatori è semplice: si riceve un accredito sul nostro conto corrente, poi si viene contattati dal truffatore che chiede di restituire la domma e indica l’Iban per il riaccredito”, spiega l’Unione nazionale consumatori sul proprio portale.

Come funziona la truffa

Proprio qui si cela l’inganno. Infatti l’Iban di destinazione è diverso da quello di provenienza. Il denaro accreditato sul nostro conto ha provenienza illecita e farlo circolare sul conto di un soggetto del tutto ignaro ha l’unico scopo di indirizzare i sospetti proprio su di lui rendendo difficoltoso risalire al flusso di denaro, fa sapere l’Unione nazionale consumatori. Ed è probabile che quel denaro sia stato sottratto ad altre persone, cadute a loro volta in trappola, che effettuano un bonifico sul nostro conto pensando magari di prenotare una casa vacanza o di comprare un prodotto.

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“A questo punto il truffatore deve entrare in possesso del denaro e per questo vi contatta inscenando la pantomima del bonifico sbagliato, chiedendovi di girare il denaro su un altro conto. Così, quando la vittima farà una denuncia e riuscirà a risalire al vostro conto voi avrete già girato le somme e dovrete dimostrare di non essere complici della truffa (o del riciclaggio del denaro)”, si legge sul sito dell’Unione nazionale consumatori. Se ci si trova in una situazione simile la prima cosa da fare è contattare le forze dell’ordine.

Cosa succede se ci si accorge della truffa e si trattiene il denaro altrui sul conto

“È possibile trattenere sul nostro conto somme che non ci spettano? Giuridicamente la persona che si è sbagliata ha il diritto di cioè di chiedercele indietro. E se ci rifiutiamo di rimborsare potremmo rischiare di commettere il reato di appropriazione indebita”, spiega l’Unc. Ma si ha l’obbligo di restituire il denaro alla stessa persona che l’ha inviato, quindi allo stesso Iban, e non di girarlo a terzi (in questo caso i truffatori, ndr).

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