“NON STO PARLANDO CON TE, STO PARLANDO CON LUI” – SU GREEN PASS E OBBLIGO VACCINALE “CONCITATA” DE GREGORIO ZITTISCE PARENZO E SI SCAGLIA CONTRO DI MAIO – “IL GREEN PASS È UNO STRUMENTO DI CONTROLLO NON È UNO STRUMENTO DI CURA” – SU TWITTER MASSACRANO LA DE GREGORIO: “DI MAIO MODERA LA TRASMISSIONE E IL DIBATTITO È TRA PARENZO E DE GREGORIO. LA SUPPONENZA DI CONCITA EVIDENZIA LA SUA IRRISOLVIBILE OTTUSITA’” – VIDEO

 

Giorgia Peretti per iltempo.it

 

 

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Nervi tesissimi a “In Onda”, martedì 7 settembre. Concita De Gregorio e David Parenzo ospitano il ministro degli esteri Luigi Di Maio per interrogarlo sulle questioni del momento: l’estensione del green pass e l’ipotesi di obbligo vaccinale ma nel corso dell’intervista la conduttrice si scalda e alla fine zittisce anche il collega.

 

“Senza il green pass dobbiamo tornare a chiudere i negozi ad un certo orario, -fa sapere il ministro nel talk show di La7- dobbiamo ricostituire il coprifuoco, dobbiamo chiudere le aziende. Qualcuno dice che questo è un ricatto non è un ricatto è creare gli strumenti per garantire la libertà a tutti”. Poi sull’obbligo vaccinale: “Oggi il ministro Speranza ha detto che servirà qualche altra settimana di riflessione ma se la comunità scientifica ci detta che il green pass non basta servirà l’obbligo”.

 

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 “Sì ma Ministro il green pass è uno strumento di controllo non è uno strumento di cura, o comunque previene prendo ancora inesatto previene dalla malattia”, gli appunta la conduttrice. Di Maio ribatte: “è semplicemente uno strumento che mi permette di certificare che lei è vaccinata io no questo è il punto”. Concita De Gregorio sembra irritarsi: “A cosa serve lo abbiamo capito ma in qualche modo il governo deve prendersi la responsabilità”.

 

“L’obbligo vaccinale? Se serve per abbassare la curva, io sono per tutti gli strumenti utili per fare questa operazione”, continua il ministro su domanda di Parenzo. Anche in questo caso la giornalista si inserisce: “Introducendo il green pass non è che abbassiamo la curva, non facciamo entrare le persone che non si sono vaccinate”. I toni si scaldano e il ministro prende la parola: “se uso il green pass sono una persona che abbassa le probabilità di positivizzarsi e quindi c’è meno probabilità che si trasmette il virus”.

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Concita De Gregorio non molla e continua sulla sua linea, mossa da una lettera di una lettrice arrivata nei giorni scorsi al suo giornale, così: “Le persone non vogliono il green pass perché il green pass stabilisce una differenza fra chi si è vaccinato e chi non si è vaccinato”.  “È questo il punto”, dice Parenzo.

 

La De Gregorio esplode e lo zittisce così: “non sto parlando con te sto parlando con lui”. Poi continua: “in questo momento c’è un dibattito sull’obbligo vaccinale, chi non si è vaccinato dice “finché non ci obbligate siamo liberi di non farlo” e dice “il green pass è uno strumento ipocrita” cioè concettualmente non ci può essere una confusione tra vaccino e green pass, lo dico anche a te David”.

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Infine, anche il ministro si agita e alza la voce: “Io voglio avere il diritto di dire che per salvare la vita al popolo italiano, che io rappresento, devo introdurre delle misure per evitare che si contagino. Soprattutto per evitare che la sanità si congestioni e soprattutto costi di più perché poi in tutta questa storia, il lusso di essere uno non vaccinato è che noi che siamo vaccinati paghiamo pure di più sulla sanità per loro”.

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Redazione Dagospia