FRANCESCA PIERANTOZZI per il Messaggero

 

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Questa volta niente monopattino, né asce, ma un travestimento perfetto: completi di taglio inappuntabile, camicie perfettamente stirate, passo elegante. I complici, con i passamontagna d’ordinanza, aspettavano fuori, a fare il palo e con i veicoli pronti alla fuga. I soliti ignoti diventati molto numerosi negli ultimi tempi a Parigi – hanno puntato questa volta molto in alto: la nuova boutique Bulgari in Place Vendome, un tempio del lusso, mille metri quadrati su due piani, saloni di marmo, mosaici e legni pregiati inaugurati all’inizio di luglio.

 

MEZZOGIORNO DI FUOCO Alle 12.10 di ieri tre membri della banda sono entrati nella boutique, senza destare all’inizio nessun sospetto: nessun casco, nessuna precipitazione, nessuna arma in bella vista, ma l’andatura composta dei clienti abituali. Poi tutto si è svolto molto velocemente. «A volte la pressione psicologica o la freddezza possono fare più paura della minaccia fisica» ha raccontato una poliziotta dopo aver raccolto le prime testimonianze.

 

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Un allarme è riuscito ad arrivare alla polizia mentre i rapinatori non avevano ancora finito il lavoro. A quel punto è cominciato l’inseguimento, in pieno di centro di Parigi di un giorno feriale, tra il traffico sulle strade e i passanti sui marciapiedi. I rapinatori probabilmente una squadra di sette persone sono scappati su una Bmw chiara e due scooter, in direzioni diverse. Per farsi largo nelle stradine quasi tutte pedonali del quartiere delle Halles, l’auto ha sfrecciato sui marciapiedi e travolto un poliziotto di servizio in bicicletta. E’ stato il primo ferito di una sequenza da far west.

 

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Un altro agente ha aperto il fuoco ed è riuscito a ferire e fermare uno dei ladri. Un altro, che aveva cercato di far perdere le tracce infilandosi nel sottosuolo delle Halles, è stato fermato in uno dei parcheggi. Un terzo è stato intercettato mentre scappava a piedi. Per ora in fuga il resto della banda. L’auto è stata ritrovata con le portiere accostate a due passi dal centre Pompidou, nella stradina del Cloitre Saint Merri. Dentro la polizia ha ritrovato un fucile a pompa e una pistola automatica quasi da collezione, risalente probabilmente alla seconda guerra mondiale.

 

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L’INSEGUIMENTO Poche le indicazioni fornite finora dalla prefettura, con gli agenti della squadra speciale della BRB (la Brigata per la repressione del banditismo) lanciata all’inseguimento dei rapinatori. Un sacco pieno dei gioielli, abbandonato durante la fuga, sarebbe stato già ritrovato. Fonti non ufficiali parlavano ieri pomeriggio di un bottino da «dieci milioni di euro» ma altre fonti della polizia assicuravano che «è ancora troppo presto per determinare con precisione l’entità della refurtiva». Di sicuro il blitz ha colpito per il luogo e l’obiettivo: un colpo al cuore del lusso parigino. Ieri pomeriggio i nastri bianchi e rossi della polizia continuavano a circondare due palazzi storici che si affacciano sulla colonna di marmo della place Vendome, di fronte al Ritz: l’Hôtel de Boulogne e l’Hôtel Peyrenc, dove si trova la boutique ammiraglia di Bulgari.

 

In apparenza, nessun danno alle vetrine. Se per ora è impossibile conoscere nel dettaglio il bottino che i ladri sono riusciti a portare via, di sicuro si sono trovati davanti un tesoro. Nelle bacheche del nuovo quartier generale di Bulgari, concepito dall’architetto Peter Marino come una villa romana, si offrono alla vista dei selezionati clienti parure di alta gioielleria provenienti dagli archivi’ della casa e pezzi dell’ultima collezione, non a caso denominata la Magnifica.

 

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I ladri di gioielli sono particolarmente attivi e spesso creativi, se non disinvolti, negli ultimi tempi a Parigi. Un paio di colpi sono stati compiuti da bande armate di asce. Il 27 luglio è stato invece a bordo di un monopattino elettrico che un insolito ignoto si è presentato dal gioielliere Chaumet, a due passi dagli Champs Elysées, portandosi via sempre a bordo del suo veicolo ecosostenibile – un bottino da due milioni di euro. La polizia era riuscito a rintracciarlo e a fermarlo con un complice e l’integralità della refurtiva il giorno dopo.

 

I PRECEDENTI Il 30 luglio altro colpo nel centro di Parigi, questa volta in una boutique del marchio Dinh Van: due uomini hanno fatto irruzione sventolando davanti ai commessi una pistola a impulsione elettrica e un lacrimogeno. I due sono riusciti a portarsi via orologi e gioielli per una somma inizialmente stimata a due milioni di euro e poi corretta a 400mila euro. La coppia di rapinatori è riuscita a far perdere le tracce.

 



Redazione Dagospia