MOVIMENTO CINQUE GRANE – CONTE È MOLTO PREOCCUPATO PER IL CASINO DEI RICORSI SULLA SUA ELEZIONE A LEDER DEL M5S, MA NON SOLO: IL VERO INCUBO PER PEPPINIELLO SI CHIAMA LUIGI DI MAIO! – MENTRE L’AVVOCATO CON LA POCHETTE CIANCIA IL MINISTRO DEGLI ESTERI INFATTI STA GIÀ TRATTANDO IN AUTONOMIA PER L’ELEZIONE DEL CAPO DELLO STATO. E LA PRIMA SCELTA DI LUIGINO È OVVIAMENTE UN BIS DI MATTARELLA (CHE TARPEREBBE LE ALI AL SOGNO DI CONTE E TRAVAGLIO DI ANDARE A ELEZIONI ANTICIPATE)

Pasquale Napolitano per “il Giornale”

 

giuseppe conte foto di bacco (4) giuseppe conte foto di bacco (4)

Una partenza da incubo. Per Giuseppe Conte il primo mese da leader dei Cinque stelle è da cancellare. Contestazioni e ricorsi spazzano via i sogni dell’avvocato di Volturara Appula. Mentre il ministro degli Esteri Luigi Di Maio prova a sfilargli la trattativa con gli altri leader per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica.

 

giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza

I dolori del «giovane leader» Conte arrivano da Napoli, città dove ieri è stato pesantemente contestato durante un tour elettorale al fianco del candidato sindaco Pd Gaetano Manfredi. Non c’è nulla da festeggiare dopo 30 giorni alla guida del Movimento. Dal capoluogo partenopeo è in arrivo la notifica del ricorso giudiziario per l’annullamento del nuovo statuto. Un gruppo di attivisti della prima ora – come riporta l’Adnkronos – ha impugnato, oltre allo statuto, anche la votazione con cui Conte è stato incoronato presidente dei 5 Stelle.

valeria ciarambino luigi di maio giuseppe conte gaetano manfredi da michele valeria ciarambino luigi di maio giuseppe conte gaetano manfredi da michele

 

Il ricorso sarà presentato a Napoli ma coinvolge anche militanti provenienti da diverse parti d’Italia, i quali hanno lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma Gofoundme intitolata «Attivisti Vs dirigenti del M5S», una sorta di «Scudo della rete» – richiamando ad una delle funzioni della piattaforma Rousseau – per le spese legali.

 

ENRICO LETTA GIUSEPPE CONTE BY OSHO ENRICO LETTA GIUSEPPE CONTE BY OSHO

A sostegno dell’impugnazione i ricorrenti lamentano, tra l’altro «il mancato raggiungimento del quorum della metà degli iscritti per l’approvazione del nuovo statuto», avendo Crimi ritenuto bastevole la partecipazione alla votazione della metà degli aventi diritto al voto; la «non iscrizione di Conte al M5S», confermata dal fatto che, come affermano i ricorrenti, «il 17 luglio 2021 (lo stesso giorno in cui ha indetto le votazioni per l’approvazione del nuovo statuto) il reggente grillino Crimi avrebbe chiesto all’Associazione Rousseau di effettuare l’iscrizione di Giuseppe Conte al Movimento 5 Stelle, adempimento non ottemperato da detta Associazione».

 

GRILLO CASALEGGIO CONTE BY OSHO GRILLO CASALEGGIO CONTE BY OSHO

Gli attivisti contestano anche «la nullità della clausola statutaria che prevedeva l’eleggibilità del solo Conte» e «l’esclusione dal diritto di voto degli iscritti da meno di sei mesi»; «la pubblicazione della convocazione su una piattaforma ignota alla maggioranza degli iscritti», tant’ è che, sostengono gli attivisti parlando con l’Adnkronos, «dai piani alti del partito fu chiesto all’Associazione Rousseau di pubblicare sulla propria piattaforma un avviso di trasloco del sito all’indirizzo .eu».

LORENZO BORRE' LORENZO BORRE’

 

Ma non c’è solo lo scontro legale a impensierire il capo dei Cinque stelle. Il vero incubo si chiama Di Maio. Il ministro degli Esteri lavora, in segreto, per estromettere Conte dalla «trattativa vera» per l’elezione del futuro capo dello Stato. Gli obiettivi di Conte e Di Maio non coincidono. L’ex premier sarebbe orientato alla soluzione Draghi. Opzione su cui si è creato l’asse con Letta e Bettini: una mossa che anticiperebbe il ritorno al voto.

 

giuseppe conte sergio mattarella giuseppe conte sergio mattarella

Di Maio non è d’accordo e avrebbe come prima scelta il bis di Mattarella. Non sono solo i nomi a creare tensione tra Conte e Di Maio ma anche gli interlocutori. Conte parla con D’Alema, Bettini e Letta; le manovre del titolare della Farnesina puntano a ricostruire il feeling con Matteo Salvini. E poi frequenti sarebbero i contatti con Matteo Renzi (regista della defenestrazione di Conte) e Dario Franceschini, altro indiziato del cambio a fine a gennaio a Palazzo Chigi. Al gran bazar Quirinale organizzato da Di Maio ci sono anche Giovanni Toti e Mara Carfagna. Di Maio sa bene che la partita Colle sarà decisiva per il suo futuro politico. E non vuole fallire.

SERGIO MATTARELLA MEJO DI BERNIE SANDERS SERGIO MATTARELLA MEJO DI BERNIE SANDERS olivia paladino giuseppe conte virginia raggi olivia paladino giuseppe conte virginia raggi

 



Redazione Dagospia