Mentre noi riposiamo il corpo, la nostra mente non si estrania totalmente dal mondo reale (e continua a lavorare per noi): secondo una ricerca pubblicata su Current Biology, che riprende un tema già trattato in parte in uno studio del 2016, durante la fase REM un individuo riesce a percepire gli stimoli provenienti dalla realtà e a reagire di conseguenza. «Chi sogna comprende le domande che gli vengono poste da chi è sveglio, dà risposte e utilizza la memoria di lavoro», spiega Ken Paller, uno degli autori.. i sogni lucidi. I ricercatori hanno analizzato il comportamento di 36 volontari durante un cosiddetto sogno lucido, ovvero un sogno durante il quale si è consapevoli di star sognando, tipico della fase REM. Per avere una visione più globale, lo studio ha incluso i risultati di quattro analisi indipendenti, condotte da quattro università (Germania, USA, Francia e Paesi Bassi) utilizzando approcci diversi per arrivare allo stesso risultato. «Abbiamo ritenuto che combinare i risultati di quattro laboratori indipendenti servisse a confermare la realtà di questo fenomeno di comunicazione bidirezionale», afferma Karen Konkoly, capo dello studio.. Nei diversi esperimenti i partecipanti sono riusciti a seguire delle istruzioni durante il sonno, eseguire semplici operazioni matematiche, rispondere sì o no a delle domande, e riconoscere diversi stimoli sensoriali. Per rispondere, i volontari muovevano gli occhi o contraevano i muscoli facciali.
Sogni interattivi. Secondo Konkoly, in futuro gli studi sui sogni potrebbero utilizzare lo stesso metodo per mettere a confronto le abilità cognitive durante il sonno e la veglia. I quattro team mirano ora a indagare ancora più a fondo le connessioni tra sonno e memoria, e a capire in che modo la memoria lavori mentre noi siamo tra le braccia di Morfeo..



Redazione articolo a cura di Focus