L’Unione Europea ha vietato l’utilizzo di tatuaggi colorati, se l’inchiostro utilizzato contiene isopropanolo, si tratta di un solvente dichiarato tossico per pelle e occhi e irritante per il sistema nervoso, oltre che potenzialmente cancerogeno. Di fatto quelli in utilizzo contengono tutti questa sostanza, fatta eccezione che per il bianco e per il nero. Rischiano quindi di sparire i colori? Sicuramente il rosso, l’arancione e il giallo non li vedremo per un po’, a meno che non si trovi in breve tempo un’alternativa salutare; ma c’è un paradosso: l’Unione europea ha per il momento concesso la proroga dell’utilizzo per il “blu15” e il “verde7”, perché se per il rosso, arancione e giallo esistono in natura dei pigmenti alternativi, per queste due tonalità no. Quindi con questi colori si può continuare a farsi del male. In generale c’è un po di confusione sull’attuazione dei divieti e sulle possibili alternative. Tra i tatuatori, qualcuno la prende con filosofia: “Ritorneremo a lavorare come si faceva e una volta. Solo con il bianco e il nero” scherza Eugenio Arneodo, tatuatore di Moncalieri, rappresentante dell’Associazione Tatuatori.it, “un bel problema per un settore che solo in Italia produce un indotto superiore al mezzo miliardo di euro”. I produttori dei colori già sapevano dell’imminente divieto, ma non si sono organizzati per tempo: “Rielaborare i colori nella composizione di tutte le sue parti, rispettare i parametri che ha assegnato la Ue e rimettere sul mercato colori con l’etichettatura nuova non è semplice per i produttori. Capisco che devono riformulate tutto, che è un lavoro immane. Ma non sarebbe dovuto diventare un nostro problema”. Se stavate sognando un bel tatuaggio a colori, fareste bene a informarvi su quali inchiostri utilizzi il vostro tatuatore!

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