Ennesima tragedia in mare al largo delle coste italiane. Secondo le prime informazioni, le vittime sono due piccoli di 1 e 2 anni, un dodicenne e tre adulti, tra cui la mamma e la nonna di due bambini sopravvissuti. Il commento di Unhcr: “Inaccettabile”.

Sei persone, due donne, un adulto, due bambini e un adolescente, sono morti di sete e ustioni mentre cercavano di raggiungere l’Italia. I loro corpi sono stati trovati su una barca, in mare da diversi giorni, arrivata questa mattina a Pozzallo, in provincia di Ragusa. “Sei rifugiati siriani fra cui bambini, donne e adolescenti hanno perso la vita in mare. Sono morti di sete, fame e gravi ustioni. È inaccettabile. Rafforzare il soccorso in mare è l’unico modo per evitare queste tragedie. Unhcr Italia è a Pozzallo per aiutare i sopravvissuti”, si legge nel tweet di Chiara Cardoletti, rappresentante per l’Italia, la Santa Sede e San Marino dell’Unhcr, agenzia Onu per i Rifugiati.

Le vittime sarebbero due bambini di 1 e 2 anni, un dodicenne e tre adulti, tra cui la nonna e la madre di bambini sopravvissuti. Molti dei sopravvissuti sbarcati a Pozzallo presentano condizioni di salute estremamente gravi, tra cui ustioni, fanno sapere dall’agenzia. Le vittime farebbero parte di un gruppo di 26 persone che stanno sbarcando da una nave della Guardia Costiera italiana nel porto siciliano.

“Questa inaccettabile perdita di vite umane e il fatto che il gruppo abbia trascorso diversi giorni alla deriva prima di essere soccorso evidenziano ancora una volta l’urgente necessità di ripristinare un meccanismo di ricerca e soccorso tempestivo ed efficiente, guidato dagli stati nel Mediterraneo”, conclude Chiara Cardoletti.

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