Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente conferma la Puglia, per il secondo anno consecutivo, come prima regione per l’eccellenza delle acque di balneazione, seguita da Sardegna e Toscana. Nella Regione bagnata da Ionio e Adriatico solo l’1% delle acque non è eccellente, ma non si tratta in alcun caso di zone marino-costiere.

La Puglia si conferma prima in Italia per qualità delle acque di balneazione (eccellenti al 99%), seguita da Sardegna (97,6%) e Toscana (96%). È quanto emerge dal lavoro di controllo e monitoraggio condotto dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), la rete che coordina le varie agenzie regionali per l’ambiente presenti sul territorio nazionale, tra cui l’Arpa Puglia.

La maggior parte delle Regioni ha acque eccellenti

A livello nazionale, anche quest’anno sono numerose le Regioni in cui oltre il 90% di acque è nella classe eccellente; sommando anche le acque classificate come buone, si arriva a livello nazionale al 94%. I controlli sulle acque di balneazione riguardano anche laghi e (in pochi casi) fiumi, dove alcune regioni raggiungono il 100% di acque eccellenti.

Nel caso della Puglia, Arpa ha effettuato il monitoraggio delle acque regionali di balneazione controllandone la qualità. Oltre alla misurazione dei parametri meteo-marini, in laboratorio vengono analizzati i campioni per la determinazione della carica batterica, calcolata rispetto a valori soglia di due parametri microbiologici: enterococchi intestinali ed escherichia coli, entrambi indicatori di inquinamento di origine fecale.

Ogni anno l’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente effettua circa 8.500 determinazioni analitiche di laboratorio. “Siamo lieti di constatare che anche quest’anno la Puglia è prima in Italia per la qualità delle acque balneabili”, ha spiegato Vito Bruno, direttore generale di Arpa Puglia. “Non solo. È prima anche per il numero di campioni analizzati in laboratorio (4056), e seconda solo per il numero di punti monitorati (676), dopo la Sicilia che però gode di un litorale molto più esteso”.

Solo l’1% delle acque di balneazione non è eccellente in Puglia

Lungo i mille chilometri circa di costa pugliese, la Regione ha individuato ben 676 tratti destinati alla balneazione, che corrispondono a un totale di circa 800 chilometri. In particolare sono state individuati 254 tratti di balneazione in provincia di Foggia, 46 nella provincia Bat, 78 in provincia di Bari, 88 in provincia di Brindisi, 139 in provincia di Lecce e 71 in provincia di Taranto.

In Puglia, l’1% di acque di qualità ‘non eccellente’ riguarda i monitoraggi dei seguenti siti: tre nel territorio di Lesina (classificazione ‘Buona’ per il canale La Fara, ‘Sufficiente’ per la Foce De Pilla e ‘Buona’ per Foce del Canale La Fara), tre di San Nicandro Garganico (classificazione ‘Buona’ per Fiume Lauro e Foce Zanella, ‘Sufficiente’ per Foce Fiume Lauro) e uno di Manfredonia (classificazione ‘Sufficiente’ per il tratto in prossimità della Foce del Fiume Candelaro).

Di questi sette siti, solo uno riguarda le acque marino-costiere (la foce del fiume Candelaro), gli altri sei fanno invece riferimento ad acque di transizione (lagune, stagni costieri e laghi salmastri e zone di delta ed estuario).

Maraschio: “Risultati frutto di anni di programmazione e attuazione”

“Accogliamo con soddisfazione gli esiti del monitoraggio delle acque di balneazione pugliesi condotto in maniera efficiente e preziosa da Arpa Puglia, riferimento per le politiche ambientali della Regione Puglia, risultate ‘eccellenti’ per il secondo anno consecutivo e prime in Italia per qualità”, dichiara l’assessore regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio.

“Siamo consapevoli che questi risultati non si raggiungono per caso o per fortunate congiunture – aggiunge Maraschio – ma sono frutto di anni di programmazione e attuazione, in piena collaborazione con tutti gli enti coinvolti: da Acquedotto Pugliese ad Autorità Idrica Pugliese fino ad Arpa che non smetteremo mai di ringraziare per professionalità ed abnegazione nella tutela della nostra Regione. Siamo altrettanto consapevoli però che la tutela e la valorizzazione delle risorsa idrica non possono conoscere punti di arrivo nella politica regionale ma sono il faro della nostra missione per la nostra terra”.

Fonte Adnkronos

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