La vittoria della Russia su l’Ucraina per l’agenzia stampa russa Ria Novosti ha una data e un’ora: era quella del 26 febbraio alle 8 del mattino. Questo vuol dire che per l’agenzia, che un tempo era tra i principali mezzi stampa dell’Unione Sovietica, Putin dopo soli due giorni aveva centrato il suo obiettivo: “L’Ucraina è tornata in Russia, l’epoca della diaspora del mondo russo sta volgendo al termine”, così ha scritto uno degli esperti commentatori della testata. Alla stessa ora dello stesso giorno la stessa notizia è stata ripresa sul canale televisivo Sputnik e sul sito di un’altra testa governativa, come riporta Il Corriere della Sera. Nulla di più falso. Gli ucraini nelle loro città combattono per impedire tutto questo.

L’idea di ricostruire la Madre Russia

“La Russia sta ricreando la sua storica unità: la tragedia del 1991, questa terribile catastrofe della nostra storia, è stata finalmente superata”, riporta erroneamente l’analisi fatti sulle varie testate. Articoli e documenti si riferiscono all’Europa e all’Unione Europea come “ingrate e irriconoscenti” precisando (sbagliando) che “la loro nascita è stata possibile soltanto grazie ai nostri sforzi”. L’editorialista è come se svelasse le personali interpretazioni della storia fatte dal presidente russo in queste ultime settimane e rivelasse i suoi piani: “Con la decisione di non lasciare la soluzione della questione ucraina alle generazioni future, possiamo dire senza un minimo di esagerazione che Vladimir Putin si è messo sulle spalle una responsabilità enorme”. L’editoriale ritorna indietro nel tempo, riferendosi alla Madre Russia quando “cominciò a perdere pezzi del suo territorio e poi venne obbligata a riconciliarsi con l’idea di essere divisa in due Stati e in due popoli. Adesso il problema non esiste più: l’Ucraina è ritornata a essere Russia”. Nella visione riportata sul documento le istituzioni ucraine non verranno cancellate ma “saranno ricostruite e torneranno alla loro condizione originaria, essere parte del mondo russo”.

Il discorso di Putin a Monaco nel 2007

Insomma un vero discorso di vittoria pubblicato sulle principali testate russe capace di prendersi gioco anche di tutta l’Europa. Tutto – sempre secondo quanto si legge sull’articolo – era chiaro da anni, da quando Putin a Monaco fece il suo discorso del 2007 in cui aveva apertamente dichiarato che “le pressioni dell’Occidente non avrebbero prodotto nessun risultato perché la Russia è da sempre pronta a fronteggiarli, moralmente e a livello geopolitico”. E poi aggiunge: “Ma davvero qualcuno a Parigi e Berlino ha potuto credere che Mosca avrebbe rinunciato a Kiev? L’America e l’Europa non hanno avuto la forza di conservare l’Ucraina all’interno della loro sfera di influenza. Più precisamente, avevano una sola strategia: scommettere sul collasso della Russia”. In queste ore però, nella realtà, in Russia si combatte per evitare tutto questo.

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