Doveva scontare 5 anni e mezzo di reclusione, comminati dal tribunale di Firenze. Ma anziché stare in carcere era libero, latitante e non solo: aveva perfino trovato il modo di ricevere il Reddito di cittadinanza e di andarlo a prelevare in ufficio postale.  Ma per il 45enne napoletano Massimo Buonavita sono arrivate le manette e la fine della truffa:  i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli non hanno mai smesso di cercarlo, certi che, prima o poi, avrebbe commesso un passo falso. Hanno monitorato i social, il web e i suoi movimenti finanziari.

E proprio sfogliando il suo estratto conto i militari hanno scoperto che fosse beneficiario del reddito di cittadinanza. Non solo. Qualcuno prelevava sistematicamente l’intera somma accreditata, poco dopo il bonifico. Ogni volta in un ufficio postale differente, soprattutto in provincia di Napoli.

Analizzando i vecchi movimenti è emerso che gli uffici postali fossero ciclicamente sostituiti in un fascio di 5-6 istituti.

Il giorno dell’accredito si sono appostati nei pressi di ognuno di questi. Buonavita non ha tardato e in sella ad una bici elettrica si è presentato all’ingresso dell’ufficio Postale di via Primo Maggio, nel comune di Giugliano. Le manette sono scattate subito e per il 45enne si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale.

Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa

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