Sara Cunial, deputata del gruppo Misto nota per le sue posizioni no vax, è stata protagonista di una furibonda lite, oggi, davanti all’aula della Camera dei deputati. Cunial si era presentata per prendere parte all’elezione del Presidente della Repubblica, ma è stata fermata dagli assistenti parlamentari all’ingresso di via della Missione, la strada che costeggia Montecitorio.

L’ex parlamentare del Movimento 5 stelle non può partecipare alla votazione perché non è in possesso del green pass semplice, indispensabile per entrare alla Camera. È bene ricordare che il green pass base si ottiene anche solo con un tampone negativo: non occorre essere vaccinati o essere guariti dal Covid.

Cunial ha a quel punto provato a votare nel seggio speciale per elettori positivi o in quarantena, ma il drive through è riservato solo a chi si trova in isolamento certificato.

Cunial ha spiegato di essere «pronta a querelare il presidente della Camera, Roberto Fico», ha parlato di «un abuso, una norma contra personam» e ha detto di essere «pronta a invalidare l’elezione del Presidente della Repubblica». «Un documento burocratico-amministrativo come il green pass» non può essere decisivo «per votare per il presidente della Repubblica».

Cunial, eletta in Veneto, laureata in chimica industriale, imprenditrice agricola alla prima esperienza da deputata, era balzata agli onori delle cronache nell’aprile 2020, e per la precisione il giorno di Pasquetta, quando fu fermata dai vigili di Roma durante un pattugliamento in pieno lockdown, mentre guidava in direzione Ostia: alle forze dell’ordine disse che doveva raggiungere il mare per «motivi di lavoro», rivendicando le guarantigie parlamentari.

Come raccontato qui, nel corso degli ultimi mesi, «Cunial ha anche sostenuto che vaccinare i bambini sia «un genocidio», ha definito «uno scempio in nome e per conto delle agromafie» le misure di contrasto alla Xylella che devastava gli ulivi, ha tentato di baciare un giornalista di La7 durante una manifestazione No-mask, ha accusato Bill Gates di aver sterilizzato «milioni di donne in Africa» e di aver provocato un’epidemia di poliomelite in India, si è barricata in Regione Lazio con l’amico Davide Barillari (costretti a uscire, hanno chiesto asilo politico alla Svezia), ha presentato svariate mozioni – tutte bocciate – contro la «sperimentazione del 5G», ha fatto ricorso alla Corte costituzionale contro le misure anti-Covid («ricorso inammissibile» il verdetto), si è presentata su un palco con un casco dichiarando: “La possibilità di morire di coronavirus è minore di quella di morire per un asteroide. Mi sono attrezzata”, ha strappato con gesto plateale in Aula i Dpcm di Conte, è stata accusata di vilipendio al Capo dello Stato al termine di un discorso infarcito di teorie del complotto, dal Nuovo ordine mondiale agli Ogm, ha organizzato alla Camera convegni No-vax». Redazione corriere della sera