Si mantiene positiva la dinamica del mercato del lavoro in Italia: nei primi 7 mesi del 2022 ci sono state oltre 5 milioni di assunzioni (+21%). Ecco cosa emerge dai dati dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps.

Crescita significativa di tutti i contratti: mai così forte dal 2015 per i contratti a tempo indeterminato. Sono otre 2 milioni le assunzioni a tempo determinato (+20%) e 874mila quelle a tempo indeterminato (+33%). Quasi 4 milioni le cessazioni (+31%).

Aumentano le assunzioni, bene i contratti a tempo indeterminato

Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati fino a luglio 2022 sono state 5.029.000, con un aumento del +21% rispetto allo stesso periodo del 2021 e una crescita che ha riguardato tutte le tipologie contrattuali. Nel dettaglio, sono state registrate 874.000 attivazioni per i contratti a tempo indeterminato, che hanno registrato la crescita più accentuata (+33%); significativo anche l’aumento delle diverse tipologie di contratti a termine, per i quali si sono avute 442mila assunzioni per gli intermittenti (+32%), 209.000 per l’apprendistato (+21%), 2.097.000 per il tempo determinato (+20%), 757.000 per gli stagionali (+14%) e 650.000 per i somministrati (+14%).

Contratti stabili record in sette anni

Dopo il 2015 non si era mai registrato, nei primi sette mesi dell’anno, un numero così elevato di assunzioni a tempo indeterminato, rileva l’Osservatorio sul precariato. Le trasformazioni da tempo determinato nei primi sette mesi del 2022 sono risultate 444mila, in fortissimo incremento rispetto allo stesso periodo del 2021 (+68%). Nello stesso periodo, le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo – pari a 70mila – risultano essere aumentate del 9% rispetto all’anno precedente.

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