la giornata dei mercati

Seduta positiva per le Borse europee che hanno chiuso in rialzo,incoraggiate dal buon andamento di Wall Street. Milano +1% con acquisti sulle banche. Attesa per i verbali dell’ultima riunione della Fed. La sterlina ai massimi dell’anno sul dollaro

di Chiara Di Cristofaro e Stefania Arcudi

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(REUTERS)

Seduta positiva per le Borse europee che hanno chiuso in rialzo,incoraggiate dal buon andamento di Wall Street. Milano +1% con acquisti sulle banche. Attesa per i verbali dell’ultima riunione della Fed. La sterlina ai massimi dell’anno sul dollaro

3′ di lettura

Seduta positiva per le Borse europee, che hanno chiuso in rialzo, sui massimi di seduta, incoraggiate dal buon andamento di Wall Street. Così Milano ha segnato un +1,06%, Parigi +0,79%, Francoforte +0,74%, Madrid +0,65%. Sotto i riflettori i numeri del Covid-19, con i contagi in aumento in vari Paesi e la preoccupazione in vista di settembre, quando anche in Italia riapriranno le scuole.
Il baricentro della giornata è comunque spostato verso gli Stati Uniti, con i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, le tensioni tra Washington e Pechino sul commercio e, sul fronte politico, lo scambio di attacchi tra Donald Trump e i democratici, mentre l’ex vicepresidente Joe Biden ha ricevuto la nomination ufficiale del partito per sfidare il presidente alle elezioni di novembre.

Bene banche e utility, giù i petroliferi

Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari gli spunti sono pochi: deboli Moncler (-1,17%) e i petroliferi (Saipem -0,87%, Tenaris -0,98%), sulla scia del calo del greggio (-0,63% il Wti settembre a 42,62 dollari al barile e -1% il Brent ottobre a 45 dollari) dopo la flessione inferiore alle stime delle scorte settimanali americane e in attesa dell’esito della riunione dell’Opec+ per valutare gli effetti della recente decisione di aumentare la produzione a partire da agosto.

A passo rapido le banche, bene anche Snam e Diasorin

In generale, a Piazza Affari sono andate bene le banche, incoraggiate dal buon andamento del comparto in tutta Europa (+1,38% l’Euro Stoxx 600 di settore), con Mediobanca a +2,2% e Banco Bpm a +2,82%, con gli investitori che scommettono che potrà essere protagonista in un eventuale nuovo risiko bancario. Seduta positiva per i farmaceutici (Diasorin +1,95%), mentre prosegue la corsa al vaccino per il Covid-19. Sono andate bene le utility, come spesso avviene in sedute in cui gli operatori si spostano sui titoli difensivi. In spolvero soprattutto Snam (+1,96%), che per altro è in pole position per gestire il maxi-rigassificatore di Kuwait City. La controllata greca Desfa unico soggetto ammesso alla fase finale della gara, che prevede l’assegnazione di un contratto quinquennale per un terminale strategico da 15 miliardi di metri cubi. In rialzo anche Nexi avanza dell’1,07% dopo che Intesa Sanpaolo (+1,66%), in seguito all’Opas su Ubi, è salita al 10,49%. Più indietro Pirelli (+0,57%) e Azimut (+0,48%), in calo invece Ferrari (-0,79%) che ieri ha firmato gli accordi per la partecipazione alla F1 nel 2021-2025.

Apple senza freni, ora vale più di 2mila mld di dollari

Apple è diventata la prima società Usa quotata in Borsa a superare la soglia dei 2.000 miliardi di dollari di capitalizzazione, grazie a una corsa che ha permesso alla società di Cupertino di raddoppiare il suo valore in poco più di due anni. Il titolo di Apple ha toccato brevemente i 467,77 dollari, spingendo la capitalizzazione oltre i 2.000 miliardi. Apple aveva superato per la prima volta la soglia dei 1.000 miliardi il 2 agosto 2018; lo scorso 31 luglio, Apple ha sorpassato il gigante petrolifero Saudi Aramco, diventando la società quotata con la più alta capitalizzazione al mondo.

Resta alta la tensione Usa-Cina in vista delle presidenziali Usa

Proprio le tensioni tra le due superpotenze “restano molto elevate”. Il presidente Trump ha dichiarato di essere stato lui a cancellare la call prevista a Ferragosto con la Cina (poiché in questo momento “non vuole parlarci”) e ha aggiunto che punirà, tramite dazi, le aziende Usa che sposteranno l’attività produttiva all’estero, incentivando, tramite benefici fiscali, quelle che riporteranno in patria i posti di lavoro dalla Cina. Nel frattempo, un portavoce del Ministero degli Esteri cinese, descrive la recente decisione su Huawei come “nient’altro che un atto di bullismo”. “Sembra quindi evidente il timbro dato da Trump alla propria campagna elettorale: pertanto è probabile che le relazioni Usa-Cina resteranno molto tese almeno fino alle elezioni di novembre”, sottolineano li analisti di Mps Capital Services.



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