Con l’aumento dei contagi da Covid-19 dovuti principalmente al dilagare di Omicron, variante di gran lunga più contagiosa e ormai predominante nel mondo, arrivano anche regole più severe per viaggiare in aereo. In Italia, oltre all’obbligo di Green Pass Rafforzato per gli spostamenti all’interno del territorio nazionale con i mezzi di trasporto pubblico, per gli arrivi o i rientri dall’estero sono stati introdotti tamponi negativi anche per i vaccinati, quarantene per i non vaccinati e obbligo di mascherine Ffp2 per tutti. Cerchiamo di fare chiarezza nel ginepraio delle regole, che cambiano in continuazione, valide per tutti coloro che decidono di mettersi in volo.

In tempo di pandemia è cambiato anche il modo di viaggiare, e se prima del 2020 chi desiderava visitare posti esotici come Marrakech o Rio de Janeiro o chi per lavoro prendeva un volo per raggiungere la più vicina Milano doveva preoccuparsi solo di fare la valigia, mettere in tasca il passaporto e fare il check-in, oggi il viaggiatore prima di arrivare agli imbarchi in aeroporto ha la necessità di destreggiarsi con le diverse regole anti-Covid. Per continuare ad assicurare gli spostamenti nel territorio nazionale o all’estero e contenere per quanto possibile il contagio, il governo italiano ha messo a punto ulteriori misure. Il Belpaese è uno tra gli Stati europei con le regole più stringenti in tema di spostamenti, ma si tratta di disposizioni che variano da Paese a Paese di destinazione ed è per questo che prima di mettersi in viaggio si consiglia sempre di consultare il sito del ministero della Salute e il sito del ministero degli Esteri ‘Viaggiare Sicuri’.

Le regole per viaggiare in aereo in Italia e all’estero

Sono scattate dal 10 gennaio e fino al termine dello stato di emergenza (al momento previsto per il 31 marzo 2022) le nuove e più stringenti misure per viaggiare sui mezzi di trasporto pubblico. Per accedere a aerei, treni, navi, traghetti, bus e tram non basterà più il Green Pass base, che si ottiene anche a seguito di un semplice tampone negativo. Per spostarsi su tutto il territorio nazionale è necessario essere in possesso del Super Green Pass, che si ottiene solamente a seguito del completamento del ciclo vaccinale o da comprovata guarigione da Covid-19. Sono esentati dall’obbligo di Super Green Pass i minori di 12 anni e le persone che, secondo certificazione medica, non possono effettuare il vaccino. Quest’obbligo non si applica per i voli internazionali ma solo ai voli interni al Paese, anche chi transita in Italia (ad esempio un volo Londra-Roma-Tel Aviv) non è soggetto al certificato verde rafforzato, purché non lasci l’area transiti dell’aeroporto. Ma per la ‘dura’ vita del viaggiatore c’è altro.

Per quanto riguarda gli ingressi o i rientri dall’estero, infatti, anche per le persone vaccinate è previsto l’obbligo di tampone negativo (molecolare effettuato nelle 48 ore antecedenti l’ingresso oppure un test antigenico effettuato nelle 24 ore antecedenti). Per chi non ha completato il ciclo vaccinale o non sia in possesso di un certificato di avvenuta guarigione da Covid-19, oltre a esibire il referto di un tampone negativo dovrà sottoporsi anche all’isolamento fiduciario per 5 giorni effettuando al suo termine un ulteriore tampone che ne confermi la negatività. A tutti coloro che entrano in Italia (vaccinati e non) è richiesta la compilazione del modulo di localizzazione, il cosiddetto Passenger Locator Form. Va ricordato che in base all’andamento della pandemia possono essere disposte ulteriori limitazioni per specifiche aree del territorio nazionale o specifiche limitazioni in relazione alla provenienza da specifici Stati e territori esteri, per questo è fondamentale consultare sempre i siti istituzionali. 

Obbligo di mascherine Ffp2 a bordo dei velivoli

Con la recrudescenza dei contagi, il 24 dicembre 2021 il governo, oltre a nuove misure di sicurezza, ha stabilito anche l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 su tutti i mezzi pubblici, lo stesso vale per i voli internazionali da e per l’Italia. Sono esentati solamente i minori sotto i 6 anni e le persone con disabilità o patologie non compatibili con il loro utilizzo. Possiamo quindi dire addio, almeno per ora, alle mascherine chirurgiche o alle improbabili mascherine di stoffa e munirci dei dpi più protettivi come le Ffp2, che a seguito dell’obbligatorietà sono arrivate spesso a prezzi inaccessibili. Proprio per arginare questo problema il commissario straordinario all’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha sottoscritto un accordo con le farmacie italiane per la vendita al prezzo calmierato di 0,75 euro ciascuna. La compagnia Ita Airways ha messo a disposizione a titolo gratuito 100.000 mascherine Ffp2 di cortesia per coloro che si imbarcheranno con mascherine non autorizzate per andare incontro ai propri passeggeri. E se alcune compagnie aeree non forniscono le Ffp2 se non a pagamento, sul sito della low cost Ryanair nelle sezione delle linee guida si legge ancora che “a bordo del velivolo e in aeroporto è obbligatorio l’uso della mascherina. Alcuni Paesi, come l’Italia, richiedono la mascherina chirurgica”. In realtà è richiesta, come detto sopra, la Ffp2.

Le misure in aeroporto. A Roma Fiumicino il Vax&Go

Misure anti-Covid non solo sui velivoli, anche in tutti gli hub aeroportuali è obbligatorio l’utilizzo della mascherina ed è raccomandato il distanziamento interpersonale di un metro all’interno dei terminal e in tutti gli altri locali. Prima di accedere alle aeree interne e soprattutto prima dell’imbarco viene effettuata la misurazione della temperatura corporea e il controllo del Green Pass, oltre all’acquisizione dell’autocertificazione che attesti l’assenza di contatti con persone risultate positive al coronavirus. Nella maggior parte degli scali italiani nel corso degli ultimi due anni sono stati allestiti erogatori di igienizzanti, dei punti per fare i tamponi rapidi, e all’interno dell’aeroporto di Roma Fiumicino è nata anche l’iniziativa Vax&Go. Si tratta di un nuovo punto vaccini, attivo al Terminal 1, dedicato ai passeggeri in partenza, in arrivo e in transito e agli operatori aeroportuali realizzato da Aeroporti di Roma con la Regione Lazio e l’Istituto Spallanzani. L’hub è dedicato a coloro muniti di titolo di viaggio e di tessera sanitaria o europea oppure dotati del foglio di prenotazione del vaccino presso altro centro vaccinale, e che trovandosi in viaggio desiderano effettuare la prima, la seconda o la terza dose di richiamo del vaccino direttamente in aeroporto. Il nuovo hub si aggiunge a quello in funzione da febbraio 2020 al parcheggio di Lunga Sosta dell’aeroporto.

Cosa accade se non si è in regola o si ha un tampone positivo

Cosa succede se il viaggiatore non è in regola con le nuove disposizioni? Semplice, viene respinto e rimandato a casa. Discorso diverso e più complicato in caso di esito positivo al test molecolare o antigenico. Il sito della Farnesina ricorda a tutti coloro che intendono recarsi all’estero di considerare che in questo periodo “qualsiasi spostamento può comportare un rischio di carattere sanitario”, sottolineando la possibilità di risultare positivo a un tampone richiesto per il rientro in Italia, in questo caso non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e “si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova”.

Per il viaggiatore, quindi, si applica con oneri a proprio carico la misura dell’isolamento fiduciario per un periodo di dieci giorni, se necessario presso i Covid hotel. Ciò significa che il viaggiatore che di rientro in Italia, ad esempio da Parigi, si scopre positivo al test resterà bloccato nella Ville Lumière a proprie spese. Sono infatti moltissimi i casi di connazionali che si sono visti addebitare conti da capogiro dovendo soggiornare in luoghi lontani ed esotici e un po’ meno accessibili della capitale francese, per questo il ministero degli Affari Esteri consiglia di dotarsi sempre di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi alla Covid-19.

Source link