Per dare subito la misura di quanto effettivamente i prezzi dei biglietti possano salire di prezzo durante le festività natalizie, possiamo prendere in considerazione il costo di un viaggio in treno da Milano Centrale a Bari Centrale. Il 23 dicembre, praticamente quasi a ridosso del Natale, viaggiare con Trenitalia costa tra i 153 e 257 euro, a seconda del momento della giornata in cui si sceglie di partire. Con Italo invece il costo del biglietto parte da 115 euro.

Immaginiamo ora di dover percorrere la stessa tratta un mese prima, il 23 novembre. Ebbene, in questo caso il costo dei biglietti cala drasticamente arrivando, in alcuni casi, a costare anche meno della metà: Trenitalia infatti propone delle soluzioni in economy a 60 euro, mentre con Italo un biglietto con tariffa eXtra costa circa 67 euro.

Quanto costa tornare al Sud in aereo

Tornare a casa in aereo richiede un impegno economico altrettanto importante. Immaginiamo, ad esempio, di dover andare a Brindisi partendo da Milano Malpensa e di voler volare a viaggiare con Ryanair, compagnia aerea irlandese famosa per i suoi voli low cost: il 23 dicembre per la tratta mattutina il costo del biglietto è di poco più di 158 euro, per la tratta serale invece il biglietto costa quasi 172 euro, a cui va eventualmente aggiunto il sovrapprezzo per il bagaglio in stiva.

Non troppo diversa la situazione che ci si presenta davanti agli occhi immaginando di voler volare a Brindisi con Wizzair, la compagnia low cost ungherese diventata celebre per i suoi biglietti estremamente economici: in questo caso si potrà scegliere tra i 155 euro del volo pomeridiano e i 165 di quello serale, sempre senza bagaglio in stiva.

Proviamo quindi anche questa volta a ipotizzare di dover partire (sempre senza l’aggiunta del bagaglio in stiva) circa un mese prima, il 24 novembre: la differenza del costo dei biglietti è a dir poco notevole. A fine novembre viaggiare da Milano a Brindisi con Ryanair costa soltanto 22 euro, mentre Wizzair propone addirittura una soluzione a soli 15 euro.

La differenza di prezzo è importante e potrebbe avere anche un peso non da poco nel determinare la decisione di non tornare a casa, o magari di spendere quella stessa cifra per una vacanza fuori porta (a titolo di esempio, volare a Londra da Milano Malpensa il 23 dicembre costa 56 euro con Ryanair e 40 euro con Wizzair).

Chi sceglie di non tornare

A Natale è importante passare del tempo in famiglia, poco importa se a Nord o a Sud. È proprio questo il ragionamento fatto da Dario Lorè, 29 anni, docente precario a Torino: “Ovviamente anche a me sarebbe piaciuto tornare a casa per le vacanze, quest’anno però non mi è possibile, non tanto per mia scelta, ma perché saranno i miei a venire da me” racconta. “Paradossalmente – continua – spostandosi da Sud verso Nord la mia famiglia pagherà una cifra ben più ragionevole rispetto a quella che avrei speso io”.

Dario racconta di aver riscontrato una notevole differenza tra il costo dei biglietti dell’anno scorso e quello di quest’anno: “Rispetto agli anni scorsi ho trovato i prezzi variati, e di molto. Non avevo mai visto queste cifre che già dal primo giorno in cui sono apparse erano, secondo me, irragionevoli. In più ho constatato la mancanza di tantissimi treni, per esempio gli intercity notte diretti da Torino verso Bari”.

Per tornare a casa Dario avrebbe potuto scegliere soltanto tra biglietti dal costo di più di 110 euro: “Ora, chiaramente, c’è chi per tornare a casa pagherebbe qualsiasi prezzo, ma tra andata e ritorno stiamo parlando di cifre che raggiungono anche i 300 euro, quindi un prezzo che io personalmente trovo irragionevole”.

I vincoli lavorativi poi hanno impedito al giovane insegnate di spostare la data di partenza, alla ricerca di tariffe e soluzioni di viaggio più convenienti: “Io ho un vincolo, lavoro fino al 23 dicembre. E i treni del 23 dicembre sono quelli che costano di più. Magari a differenza mia uno studente può decidere di partire un paio di giorni prima, magari anche una settimana prima, e trovare dei prezzi decisamente più abbordabili” spiega.

Costa meno andare al Nord

Da qui quindi la decisione di invertire i ruoli e di spostare i festeggiamenti a Torino: “I miei comunque avrebbero voluto fare un’uscita e abbiamo unito le varie esigenze, la mia di carattere economico, la loro di carattere triviale. Per questo ho consigliato loro di venire qui, perché in due spendono molto meno rispetto a quanto non pagherei io da solo, paradossalmente”.