Si chiama Sagittarius A* esi trova a circa 27 mila anni luce dalla Terra. L’immagine, prova definitiva che al centro della nostra galassia c’è un buco nero, è stata mostrata al mondo nel corso di una conferenza stampa internazionale trasmessa anche dalla sede centrale dell’Istituto nazionale di astrofisica a Roma.

La prima immagine di Sagittarius A*

Gli scienziati del progetto Event Horizon Telescope hanno mostrato le prime immagini del buco nero al centro della Via Lattea. Appare con una dimensione pari a quella che avrebbe una ciambella sulla Luna. La scoperta, risultato del lavoro di 300 scienziati di 100 istituti di 20 Paesi nel mondo tra cui molti italiani, secondo gli astrofisiciè “una prova schiacciante che si tratti a tutti gli effetti di un buco nero e fornisce indizi importanti per comprendere il comportamento di questi corpi che si ritiene risiedano al centro della maggior parte delle galassie”.

“Questa è l’immagine che abbiamo sognato per oltre 20 anni, anzi è un risultato atteso da quasi 22 anni, da quando è stato proposto questo studio”, dice all’Adnkronos l’astrofisico Ciriaco Goddi, 46 anni, docente dell’Università di Cagliari.

Perché si tratta di una scoperta storica

La straordinaria scoperta arriva dopo la prima immagine di un buco nero, quello al centro della galassia lontana M87, che la Collaborazione Eht aveva mostrato nel 2019. Già in passato gli scienziati avevano scoperto stelle che si muovevano intorno a un corpo invisibile, compatto e molto massiccio al centro della Via Lattea. E quelle osservazioni suggerivano che l’oggetto in questione, chiamato Sagittarius A* (Sgr A*), fosse un buco nero. La foto resa pubblica oggi fornisce di fatto “la prima prova visiva diretta” a sostegno di questa ipotesi. Anche se non possiamo vedere il buco nero stesso perché non emette luce, il gas che brilla attorno ad esso possiede un aspetto distintivo: una regione centrale scura (chiamata ‘ombra’ del buco nero) circondata da una struttura brillante a forma di anello.

La nuova immagine cattura la luce distorta dalla potente gravità del buco nero, che ha una massa pari a quattro milioni di volte quella del Sole. “Siamo rimasti sbalorditi da quanto le dimensioni dell’anello siano in accordo con le previsioni della teoria della relatività generale di Einstein”, commenta Geoffrey Bower, Eht Project Scientist all’Academia Sinica di Taipei, Taiwan e alla University of Hawaii at Mānoa, negli Stati Uniti.

Fonte Adnkronos

Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *