A Borghetto Lodigiano, in piena campagna bassa padana, un complesso residenziale di 54 appartamenti, abbandonato a seguito del fallimento dell’immobiliare che li costruì, è da tempo divenuto luogo di residenza di famiglie di immigrati – soprattutto di origine egiziana – regolari ma senza alcun titolo ad abitare quegli immobili. La proprietà, nel frattempo passata al tribunale, ha deciso di sgomberare in attesa che la struttura trovi nuovi acquirenti; che potrebbero essere anche gli attuali inquilini, avessero la forza economica di partecipare all’asta che assegnerà le case o di costituire una cooperativa.

“Stiamo agendo proprio per arrivare a questo tipo di soluzione” dice Enrico Bosani dell’Unione inquilini di Lodi, che aggiunge: “Vorremmo mettere insieme il più alto numero di residenti possibili proprio per proporci come acquirenti facendoci forza della costituzione della cooperativa”. A stopparli, però, ci pensa il sindaco leghista di Borghetto, Giovanna Gargioni, che precisa: “Potranno partecipare all’asta ed essere membri della cooperativa solo quei cittadini che risultano in regola con le tasse dovute. Anche i buoni mensa delle scuole – precisa – dovranno essere totalmente versati. In più – conclude – vorrei che queste persone dimostrassero appieno la loro volontà d’integrarsi, per esempio smettendo di parlare arabo, uno sforzo che vorrei mettessero in pratica soprattutto i bambini: l’arabo lo parlassero a casa, in pubblico devo parlare italiano, perché siamo in Italia”