La segretaria Pd è intervenuta a Modena in diretta dalla festa del quotidiano Domani commentando le frasi sull’attacco partigiano di via Rasella dell’onorevole La Russa e il blitz di Ultima generazione alla Barcaccia di Roma.

Migranti, il blitz degli attivisti a Roma contro il monumento della Barcaccia e le frasi dell’onorevole La Russa sull’attacco partigiano di via Rasella. Ma anche questioni interne ai dem come il commissariamento del Pd della Campania e di Caserta. Elly Schlein è ospite a Modena, per la festa del quotidiano Domani e dal palco della manifestazione tocca diversi argomenti.

Il blitz degli attivisti ambientalisti a Roma

“Non sono metodi che condivido, ne ho scelto altri, altrimenti non sarei qui. Detto questo, però, ho visto da parte delle istituzioni dei toni che cercano di spostare l’attenzione dalla luna al dito: le mobilitazioni che abbiamo visto in queste anni, dal primo sciopero di Greta Thunberg, indicano una luna che dobbiamo guardare tutte e tutti”, dice commentando il blitz alla Barcaccia. “Quella rabbia si sta manifestando perché c’è una frustrazione per la mancanza di risposte dalla politica. Io sono lì per cercare queste risposte”, aggiunge.

Il commissariamento del Pd della Campania e di Caserta

La segretaria del Pd ha annunciato il commissariamento del Pd della Campania e di Caserta. Antonio Misiani sarà il nuovo commissario regionale e Susanna Camusso assumerà l’incarico di commissaria a Caserta, dove non si è votato alle primarie per mancata approvazione dell’anagrafe degli iscritti. “Io non so se avrà un costo, di che tipo: avrebbe un costo molto maggiore non essere conseguenti alla promessa di trasparenza, di ricostruzione e di rispetto delle regole”, spiega Schlein.

“La settimana scorsa si è dimesso Franco Roberti da presidente della Commissione di garanzia perché era stato impossibile certificare l’anagrafe degli iscritti a caserta. Oggi ho chiesto a Susanna Camusso di essere commissaria della provincia di Caserta e Misiani commissario in Campania. Avevamo denunciato delle situazioni opache, con pacchetti di tessere, capibastone o persone che si sentono padroni delle tessere. Non voglio che questo dia l’impressione che abbiamo un problema generalizzato. Nelle primarie problemi di queso tipo le abbiamo avute in territori molto ben localizzati e da segretaria non consento a nessuno di gettare fango sulle persone che si sono alzate e sono andate a votare. Oggi dobbiamo fare scelte per avere chiarezza e trasparenza”, aggiunge la segretaria Pd.

La nuova segreteria nazionale

Ma il fronte interno è anche quello della costituzione della nuova segreteria. “Stasera abbiamo questa cena, saremo insieme con Bonaccini, stiamo lavorando per realizzare quello che è l’esito delle primarie, con la mia linea politica che è emersa, ma salvaguardando il pluralismo e l’unità del nostro partito in questa fase di rilancio”.

“Manca poco alla segreteria: in queste settimane siamo stati impegnati sui tanti fronti che questa maggioranza di governo apre”, fa sapere Schlein. “Abbiamo cominciato con quanto accaduto a Crotone, siamo stati in piazza a Firenze al fianco degli studenti e delle studentesse. Ci siamo tenuti qualche tempo in più per l’elezione dei capigruppo, in qualche giorno riusciremo insieme a chiudere per la nuova segreteria e i nuovi gruppi dirigenti. Il mio obiettivo è costruire un assetto che realizzi la linea politica delle primarie, mantenendo il pieno rispetto del pluralismo e dell’unità di questo partito. C’è stato un congresso, la linea è chiara”, ha aggiunto Schlein.

“La Russa non può negare l’antifascismo”

“Non bastano le scuse di La Russa. Non può riscrivere la storia negando l’antifascismo”, sottolinea la segretaria. “Il governo e la maggioranza ogni giorno dicono un’enormità e lo fanno per non rispondere a due domande: qual è lo stato di attuazione del Pnrr? In secondo luogo non hanno ancora detto qual è la verità sulla strage di Cutro“, aggiunge.

“La situazione dell’attuazione del Pnrr merita un pieno confronto con il parlamento e con le parti sociali come prevede anche l’Ue. Dobbiamo essere in condizione di fare ognuno la propria parte, voremmo stabilire le modalità di un confornto costante con il governo”.

Migranti e il Consiglio europeo di marzo

Infine l’attacco sulla politica governativa relativamente ai migranti in merito ai risultati del Consiglio europeo di marzo. “Hanno venduto tre righe scarne della conclusione del Consiglio Europeo come un momento di grande attenzione, ma in quelle tre righe non c’è scritto nulla di concreto. Anzi, sono quasi un passo indietro anche rispetto a quando la Commissione Europea spingeva per modificare il regolamento di Dublino che non si è riuscito a modificare per la contrarietà degli alleati sovranisti di Giorgia Meloni”, evidenzia Schlein.

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