Il Pontefice presiede la solenne celebrazione della Domenica delle Palme, che di fatto apre i riti della Settimana Santa. Bergoglio è tornato in Vaticano dopo le dimissioni dal Policlinico Gemelli nella giornata di ieri.

Francesco è in piazza San Pietro per presiedere la messa delle Palme, prima apparizione in pubblico dopo essere uscito dal Policlinico Gemelli nella giornata di ieri. A officiare la messa è il cardinale argentino Sandri, sottodecano del Collegio cardinalizio. Il Pontefice è entrato sulla jeep bianca usata in queste occasioni, è apparso sorridente e ha salutato la folla. Quindi si è recato sotto l’Obelisco per la benedizione delle palme.

Un segnale chiaro che al momento l’episodio del ricovero in ospedale è alle spalle. Bergoglio, vestito di un cappotto bianco, ha indossato una stola rossa e ha benedetto con l’acqua di un aspersorio i presenti – laici e prelati – che tenevano in mano rami di olivo (provenienti dall’Umbria) e di palma (portati dal Cammino Neocatecumenale). Il Papa quindi si è alzato in piedi ed ha ascoltato la lettura del Vangelo secondo Matteo in cui si narra della giornata dell’ingresso di Cristo a Gerusalemme, alla vigilia della Passione. Dopo il rito della benedizione delle palme al centro di Piazza San Pietro, si è spostato in papamobile per raggiungere l’altare da dove presiede la celebrazione della messa. Oltre 30mila i fedeli presenti.

L’omelia del Papa

“Chiediamo oggi questa grazia: di saper amare Gesù abbandonato e di saper amare Gesù in ogni abbandonato”, ha detto Papa Francesco nell’omelia della messa. “Chiediamo la grazia di saper vedere e riconoscere il Signore che ancora grida in loro. Non permettiamo che la sua voce si perda nel silenzio assordante dell’indifferenza. Non siamo stati lasciati soli da Dio; prendiamoci cura di chi viene lasciato solo. Allora, soltanto allora, faremo nostri i desideri e i sentimenti di Colui che per noi “svuoto’ se stesso”, ha aggiunto.

“Ci sono popoli interi sfruttati e lasciati a se stessi; ci sono poveri che vivono agli incroci delle nostre strade e di cui non abbiamo il coraggio di incrociare lo sguardo; migranti che non sono più volti ma numeri; detenuti rifiutati, persone catalogate come problemi. Ma ci sono anche tanti cristi abbandonati invisibili, nascosti, che vengono scartati coi guanti bianchi: bambini non nati, anziani lasciati soli, ammalati non visitati, disabili ignorati, giovani che sentono un grande vuoto dentro senza che alcuno ascolti davvero il loro grido di dolore”.

Le dimissioni: “Non ho avuto paura”

“Non ho avuto paura”, aveva detto ieri dopo le dimissioni. Il programma previsto per i prossimi giorni è intenso come non mai: le celebrazioni e i riti della Settimana Santa, culmine dell’anno liturgico, cui si sommano le udienze e gli incontri. Oggi la messa per la Domenica delle Palme, domani la presidente del Consiglio della Bosnia Erzegovina. Poi il Triduo Pasquale.

Fonte Agi.

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