L’ispettore Petra Delicado, che conoscete da vent’anni, per ammissione della sua creatrice non ha mai avuto una fisionomia ben definita. Ora invece ha il volto di Paola Cortellesi. Accade grazie alla serie tv in 4 film con cui SKY la porta anche al pubblico di chi i romanzi di Alicia Giménez-Bartlett non li ha mai letti, ma ama il genere crime fatto di omicidi, misteri e complotti su cui indagare.

Petra arriva su Sky Atlantic stasera, ma i suoi fan si preparino a discutere. Perché anche se la loro eroina letteraria è nata senza volto, un’idea nella testa se la sono fatta tutti. Ognuno la sua. Questo succede quando si leggono i libri. Ci si immagina i personaggi.

Per chi ha fatto questo esercizio, il primo episodio sarà uno choc. E non solo perché la Petra di Paola Cortellesi verrà sistematicamente confrontata con quella che ci si è creati nella testa (volto-voce-movimenti), ma anche perché non ci troviamo a Barcellona negli anni 90, ma a Genova oggi. Petra di cognome fa Delicato con la t, Fermin Garzon, il suo vice-ispettore, si chiama Antonio Monte (ed è veneto) e le loro tecniche investigative si sono un po’ aggiornate per forza di cose. Tutto diverso, apparentemente, ma tutto fedele allo spirito e allo sviluppo del racconto originale. Con tanto di plauso della sua autrice.

Finito il primo episodio, girato come tutti gli altri come un vero e proprio film, però, capirete che Petra c’è, e che Paola Cortellesi ha fatto centro. Così bene che la stessa Alicia Giménez-Bartlett, che l’ha vista all’opera durante una visita sul set, ha detto: «Paola è fantastica: è bella, ma non una Barbie; è simpatica ma dura e ha una fisicità con cui riesce a rendere tutto. È la scelta che avrei fatto anche io». Verrebbe da aggiungere che la Cortellesi è brava anche nel modo in cui porge le battute, nel ritmo della parlata del personaggio (che qui non è un dettaglio banale).  

Petra c’è e la ameremo in tv come abbiamo fatto nei libri. E sarà per la libertà che respiriamo nel modo in cui vive la sua quotidianità. Con un atteggiamento anticonvenzionale, duro e ruvido (fuori), ma umana, sensibile (dentro). Sboccata, anche quando non si arrabbia, ma solo perché dice le cose come stanno e non le abbellisce. Diretta, ironica, a volte caustica, ma anche attenta, intuitiva, capace di ascoltare. Affascinante per la sua capacità di stare da sola o di dividere il letto anche solo per una sera con chi vuole, dopo due matrimoni finiti. Petra non pensa ai possibili giudizi degli altri, ha deciso di viversi per quello che è e che sente… e un po’, per questo, la invidiamo.

A differenza del cinema una serie tv non ha l’ansia del botteghino del primo weekend. E, in effetti, quante volte ci innamoriamo di uno show dopo la prima puntata? Così tante, che spesso tra i titoli del cuore sono più quelli recuperati di quelli visti dalla sera del debutto. Ecco, cercate di venire a patti con le Petre che vi siete costruiti nella mente e cercate di guardare quella di Paola Cortellesi senza alcun pregiudizio

In fondo, si tratta di fare come Petra e Fermin nel primo libro. Lo ha descritto bene Andrea Pennacchi che interpreta il sottoposto dell’ispettore in tv: «sono entrambi un po’ selvatici, si annusano e capiscono che possono fare clan», ha spiegato alla stampa. Da quel momento buona parte del successo dei romanzi di Petra sta nella chimica tra l’ispettore Petra (donna solitaria, respingente, indipendente ma forte, umana, molto professionale) e il suo vice-ispettore perfettamente complementare (più vecchio d’età e nel mestiere, piuttosto ancorato alla tradizione). Lo stesso sarà rispetto al feeling che si creerà tra i personaggi televisivi e il pubblico. Ci si dovrà annusare, prima. Poi, a unire sarà il ripetuto appuntamento sullo schermo. Un po’ come capitava a Petra e Fermin, alla scoperta l’uno dell’altro in una delle loro tante pause in cui si siedono e mangiano (anche quello con due stili completamente diversi) e lì, in quel momento, si riconoscono. A quel punto ci si dimenticherà anche che siamo a Genova e non a Barcellona. E quanto ci piacerà la Genova non turistica che ci mostreranno.



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