Omicidio di Chiara Ugolini a Verona, è ancora giallo sul movente. Domani pomeriggio è attesa l’autopsia che permetterà di chiarire le cause della morte della ragazza, uccisa domenica nella sua casa di Bardolino, e cioè se sia stata colpita alla testa con un corpo contundente durante una colluttazione o sia caduta battendo la testa come sostiene il presunto omicida Emanuele Impellizzari. I carabinieri del Comando Provinciale di Verona continuano ad indagare per arrivare a scoprire il motivo del gesto efferato. Sembra escluso ormai il movente economico, il furto, così come quello da ricondurre a liti condominiali, che non ci sarebbero mai state. E così sembra sempre più farsi strada il movente dell’aggressione a scopo sessuale da parte dell’uomo.

Aggressione respinta dalla ragazza che avrebbe portato alla colluttazione finita in tragedia. Quando è stato fermato, oltre ad essere sporco di sangue, Impellizzeri presentava graffi al volto, segni evidenti della colluttazione. Chiara Ugolini quindi si sarebbe difesa, avrebbe reagito all’aggressione dell’uomo, cercando appunto di difendersi. D’altra parte, il presunto assassino, che stava scontando con l’affidamento in prova ai servizi sociali una condanna per due rapine risalenti al 2006, ha ammesso che avrebbe trovato in casa la ragazza quando, nel pomeriggio di domenica, si è introdotto nell’appartamento dal terrazzino, ma non ha poi chiarito i motivi del suo gesto.

Intanto, il fidanzato di Chiara, Daniel Bongiovanni ricorda con un commosso post la sua Chiara: “Tu sei e resterai per sempre la mia metà, la parte che mi completa, la mia ragione di vivere. Abbiamo passato mille avventure, ma era solo l’inizio, avevamo migliaia di progetti insieme rimasti in sospeso. Ma non ti preoccupare amore mio, ti porterò per sempre con me, dentro al mio cuore”. “Gireremo tutto il mondo insieme e so che tu sarai sempre al mio fianco per tutta la vita. Ti amo Chiara, ti amerò per sempre e questo non cambierà mai e tu lo sai”, conclude.





Agenzia Stampa AdnKronos