Proseguono le indagini sul duplice omicidio di Ercolano dove le due vittime, Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, sono stati uccisi con 11 colpi di arma da fuoco da Vincenzo Palumbo.

Emergono nuovi importanti elementi dalle indagini dell’omicidio che ha scosso Ercolano in questi giorni.

Un video di una delle villette adiacenti a quella di Palumbo mostra abbastanza chiaramente come si sono svolti i fatti e nulla nel comportamento dei due giovani avrebbe dato da pensare che fossero due ladri.

Palumbo si trova al momento in carcere con l’accusa di duplice omicidio e la versione che ha dato ai carabinieri risulta lacunosa e contraria a ciò che emerso dalle indagini, cosa che potrebbe aggravare ulteriormente la sua posizione.

LA VERSIONE DI PALUMBO

Il racconto del camionista comincia con lui che dice di essere stato svegliato dall’allarme della villetta e già qui vi è la prima incongruenza dato che i vicini sostengono di aver sentito gli spari ma non l’allarme che è piuttosto rumoroso.

Secondo elemento discordante è la sua dichiarazione sul fatto che, una volta uscito sul balcone., avrebbe notato uno dei due ragazzi allontanarsi dal suo giardino per poi rientrare in auto. L’uomo avrebbe sparato quindi, a detta sua, 4 o 5 colpi.

La prima smentita su questa parte arriva dagli 11 bossoli recuperati e non meno della metà come da lui sostenuto. L’altra, invece, dalle immagini registrate dai video delle altre villette che dimostrano che le due giovani vittime sono sempre rimaste in auto e che, anzi, prima che Palumbo cominciasse a sparare si stavano già allontanando.

Versioni contraddittorie che non giustificano minimamente una possibile paura di rapina.

COSA DICONO I VICINI

I vicini descrivono Palumbo come un uomo molto poco socievole ed incline al litigio.

Mesi prima dell’omicidio avrebbe minacciato degli operatori dell’Enel che avrebbero dovuto svolgere dei lavori nella sua proprietà e un’altra volta avrebbe minacciato due ciclisti con un fucile da caccia.

Sicuramente un quadro non idilliaco quello che si prospetta per l’uomo e la sua famiglia.

Il legale dell’uomo avrebbe nel frattempo riportato le scuse di Palumbo alle famiglie dei due giovani sostenendo la sua non intenzionalità nell’ucciderli.

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