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La decisione sull’obbligo vaccinale spetta ai singoli stati. A spiegarlo è l’Agenzia del farmaco Ema all’Adnkronos Salute, in merito alle dichiarazioni del presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, che nei giorni scorsi ha parlato della possibilità di introdurre l’obbligo di vaccino contro il covid-19. “La decisione su come somministrare le vaccinazioni” anti-Covid “è prerogativa delle istituzioni che guidano la campagna vaccinale in ogni Stato membro dell’Ue, tenendo conto di fattori come le condizioni epidemiologiche locali, la diffusione del virus, la disponibilità dei vaccini e le capacità del sistema sanitario nazionale”, ha spiegato l’Ema.

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Sulla possibilità che il vaccino diventi obbligatorio non tutti sono d’accordo, sia tra gli esperti che nel governo stesso. Se per il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri “deve restare l’ultima spiaggia”, il ministro della Salute Roberto Speranza “dobbiamo crescere ancora di più con le vaccinazione” contro Covid-19 “e c’è una discussione in corso che avverrà anche nei prossimi giorni e che ci porterà probabilmente anche a determinazioni che ci consentiranno di rafforzare ancora di più la nostra campagna. Penso all’estensione del Green pass, come già annunciato dal presidente del consiglio Draghi, e ad ulteriori ipotesi che sono state dibattute e che possono consentirci, se dovesse servire, di rafforzare ancora di più la nostra campagna”.

Sull’ “obbligo vaccinale tout court per tutta la popolazione italiana non siamo e non saremo mai d’accordo”, ha ribadito il leader della Lega Matteo Salvini per il quale “bisogna andare avanti con la campagna informativa, mettere in sicurezza gli anziani, bisogna continuare a mantenere buonsenso ed equilibro. Non penso ci sia la necessità di intervenire con ulteriori costrizioni o limitazioni. Gli italiani stanno rispondendo con estremo buonsenso e intelligenza, non penso servano ulteriori limiti se i vaccini funzionano come credo e spero. Farò a breve la seconda dose, dovremmo passare un autunno tranquillo”.

“Convincere più persone possibile a vaccinarsi contro il Covid, perché le prossime settimane saranno critiche”. Lo ha ribadito Massimo Galli, docente di Malattie infettive all’università Statale e primario al Sacco di Milano, mentre si discute di Green pass sul posto di lavoro, obbligo vaccinale e terza dose. Proprio sull’obbligo vaccinale Galli non ha dubbi: “E’ uno strumento che deve essere applicato, ma occorre del tempo che spero possa essere breve. Nel frattempo bisogna fare tutto quello che si può per ottenere una copertura vaccinale più ampia possibile subito, perché le prossime settimane saranno critiche ed è lì che si gioca gran parte di questa battaglia d’autunno”.



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Agenzia Stampa AdnKronos

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