Una bomba d’acqua si è abbattuta questa notte in provincia di Ancona e ha fatto esondare il fiume Misa. L’alluvione ha causato sei morti e tre dispersi. Tra questi, ci sono anche una mamma e il suo bambino. Il sindaco di Barbara: “Situazione tragica, che Dio ci aiuti”.

Sei morti e tre dispersi. È gravissimo il bilancio della bomba d’acqua che si è abbattuta questa notte nelle Marche, dove a causa delle intense piogge è esondato il fiume Misa, in provincia di Ancona. Secondo quanto fa sapere la Protezione civile al lavoro con vigili del fuoco, polizia e carabinieri, quattro sono le vittime registrate a Ostra, una a Tre Castelli e una a Barbara, dove si continuano a cercare tre persone che mancano all’appello. Due di queste sono una mamma e il suo bambino, trascinati dai fiumi di acqua e fango che si sono riversati per la strada mentre erano in auto vicino Molino Mariani.

Il messaggio del sindaco

“La situazione, sia lato Castelleone che lato Serra de Conti, è veramente drammatica e tragica. L’invito, assolutamente urgente e necessario, è di non uscire e di non utilizzare la macchina. È troppo pericoloso e a rischio vita. Tutte le forze disponibili sono all’opera, protezione civile, carabinieri e vigili del fuoco. Che Dio ci aiuti“, ha scritto su Facebook RIccardo Pasqualini, sindaco di Barbara, tra i comuni dell’anconetano colpiti dalla violenta alluvione della scorsa notte.

Il sindaco riferisce anche di un messaggio ricevuto dal direttore di zona che descrive una “situazione severa ed estesa, che coinvolge contemporaneamente 3 province, circa 20 comuni. Tutte le risorse sono in piena attività, in condizioni di lavoro difficili. Vi sono poi alcune criticità sulla viabilità, che non ci consentono piena libertà di azione. Siamo in contatto con Protezione civile e Prefettura. Stia certo che ce la stiamo mettendo tutta per ripristinare il servizio prima possibile”. “Le scuole di Barbara resteranno chiuse”, aggiunge Pasqualini, e “purtroppo anche la linea telefonica va e viene , ma se avrò altre info le comunicherò prontamente“.

Le immagini dell’alluvione

Auto che galleggiano e strade come fiumi: le immagini dell’alluvione condivise sui social ricordano la situazione gravissima che la popolazione marchigiana aveva vissuto già nel maggio 2014, quando il maltempo causò due morti, decine di sfollati, strade interrotte e danni a Senigallia. Questa volta, invece, l’acqua ha invaso, tra gli altri, il comune di Cantiano. Diverse zone del Paese sono state sommerse, foto e video ritraggono persone immerse nell’acqua fino alla vita mentre cercano di mettersi in salvo.

Il vertice della Protezione civile regionale

L’ingegnere Stefano Stefoni, capo della Protezione civile regionale, alle 2.30 ha comunicato che la situazione stava tornando lentamente alla normalità. “La bomba d’acqua che per oltre due ore si è abbattuta nella zona ha causato la tracimazione del fiume Misa”, ha spiegato al quotidiano Corriere Adriatico, “e nelle zone di Pianello, Barbara e Trecastelli la forza dell’acqua ha causato sei vittime. Al momento si registrano anche tre dispersi. A Senigallia, nonostante la piena, il fiume ha superato gli argini ma la situazione è rimasta sotto controllo grazie anche ai lavori di contenimento che sono stati effettuati. E al momento l’emergenza sta rientrando“.

Un vertice è previsto questa mattina alle 8.30 per fare la conta dei danni in provincia di Ancona e di Pesaro-Urbino: i vigili del fuoco hanno messo a disposizione un elicottero per un sorvolo nelle zone devastate dall’acqua e dal fango propedeutico anche alla richiesta dello stato di emergenza

Fonte Adnkronos

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