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Un brigadiere dei carabinieri di 43 anni è stato ferito gravemente al collo con un colpo di pistola durante una lite scoppiata, sul sagrato di una chiesa a Santa Maria degli Ammalati, frazione di Acireale, nel Catanese.

Il sottufficiale, fuori dal servizio, è intervenuto per sedare la lite tra due delle famiglie presenti per la somministrazione della prima comunione. Uno dei ‘contendenti’ ha estratto una pistola ed ha esploso un colpo centrando il brigadiere che si trova tuttora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Cannizzaro di Catania dove sarà sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.

L’uomo che lo ha ferito, un 69enne, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e porto illegale di arma da fuoco. Ad arrestarlo, su provvedimento della Procura di Catania, sono stati carabinieri dell’aliquota Radiomobile della compagnia di Acireale, gli stessi militari che erano intervenuti per una rissa in corso che coinvolgeva una decina di persone.

Il vice brigadiere, in servizio alla stazione di Aci Sant’Antonio, libero dal servizio e presente per la prima comunione del proprio figlio era intervenuto in supporto dei colleghi impegnati a dividere i contendenti. Uno di questi, il 69enne, ha improvvisamente estratto una pistola colpendo il vice brigadiere ed è stato subito dopo bloccato e disarmato dai militari del Radiomobile. L’arrestato, assolte le formalità di rito, sarà condotto in carcere, così come disposto dal magistrato di turno della Procura di Catania.

Adesso il carabiniere rischia una lesione al midollo. Ed è ricoverato in condizioni critiche con prognosi riservata.

Il carabiniere ferito si chiama Sebastiano Giovanni Grasso, 43 anni.

Il sottufficiale era vigile e cosciente, ma non riusciva a muovere le braccia e le gambe: si teme la paralisi per una lesione al midollo. È ricoverato con prognosi riservata nell’ospedale Cannizzaro di Catania. E sarà sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

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Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa

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