Il tasso di occupazione in Italia raggiunge un record storico: non era mai stato così alto da quando è stato calcolato per la prima volta nel 1977.

Su 100 persone tra i 15 e gli 89 anni, 60.5 hanno un’occupazione. A certificarlo sono i dati Istat relativi al mese di ottobre che segnano un primato: il tasso di occupazione è al livello record dal 1977, il primo anno della serie storica.

Gli occupati a ottobre 2022 sono 82mila in più rispetto a settembre e quasi mezzo milione in più (496mila per la precisione) rispetto ad un anno fa. Un incremento dovuto soprattutto all’aumento dei dipendenti, che ammontano a circa 18,3 milioni. In totale, lavorano 23,2 milioni di persone in Italia.

A ottobre sono scesi sia il tasso di disoccupazione generale che quello giovanile. Il primo al 7,8% (-0,1 punti rispetto a settembre), il secondo al 23,9% (-0,2 punti). Ciò vuol dire che a settembre era disoccupato quasi un 15-24enne su quattro sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro. Sono quindi esclusi studenti e inattivi.

Calano anche gli inattivi tra i 15 e 64 anni. In un mese le persone senza lavoro e non alla ricerca di un occupazione sono diminuite di 62mila unità: coinvolte le donne, i 25-34enni e chi ha più di 50 anni.

Confrontando il trimestre da agosto a ottobre 2022 con quello precedente (maggio-luglio), si registra una sostanziale stabilità del numero di occupati. “La stabilità dell’occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-1,7%, pari a -34mila unità) e alla crescita degli inattivi (+0,1%, pari a +13mila unità)”, spiega l’Istituto nazionale di statistica.

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