Il Dirigente del Compartimento della Polizia Stradale per la Lombardia ha diramato una nota, indirizzata a tutte le Sezioni della regione, «che ha generato un sentimento di scoramento fra gli operatori della specialità» – sottolinea la segreteria nazionale del SAP.

Cosa prevede il Dirigente?

Secondo quanto apprende infodifesa.it, nella circolare viene fortemente consigliato alle pattuglie, nel caso frequente di inseguimento di veicoli che non rispettino l’intimazione all’alt, di limitarsi ad  annotare il numero di targa, modello del veicolo e direzione di marcia, allo scopo di  diramare, ad altre pattuglie, le ricerche tese al rintraccio dei fuggitivi.

Le conseguenze possibili in caso di mancato rispetto del “suggerimento”

Tale consiglio viene elargito con un’esaustiva elencazione delle numerose conseguenze – penali, amministrative, disciplinari, erariali, nonché quelle etico morali – nelle quali si incorrerebbe nel caso in cui il tentativo di bloccare la marcia dei malintenzionati dovesse generare “danni collaterali”.

Il commento del sindacato di polizia SAP

«Riteniamo che gli operatori ben conoscono i rischi, anche normativi, di un mestiere sempre più difficile da esercitare, ma abbiano altrettanto chiaro il servizio che devono garantire al Paese. La consapevolezza di doversi preoccupare maggiormente delle responsabilità piuttosto che delle insidie dei malfattori di turno è davvero mortificante; vorremo preoccuparci di assicurare i delinquenti alla giustizia e non delle conseguenze interne! Ci chiediamo, inoltre, a che livello scenderà l’effetto deterrente del personale in divisa appena i malfattori capiranno che non verranno più inseguiti» – ha commentato il segretario del Sindacato Autonomo di Polizia.

Secondo Timpano, infine, in questo modo «le forze dell’ordine prive di autorevolezza e di serenità operativa non possono assolvere il loro compito istituzionale e non impediranno che taluni soggetti, oltre a fuggire impunemente, compiano reati ben peggiori di quelli previsti dal Codice della Strada. Siamo certi che non è questo quello che vogliono i cittadini lombardi dalle loro Forze dell’Ordine»

Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa