La Corte di appello di Milano ha diminuito a 9 anni la condanna per Antonio Di Fazio. Il manager farmaceutico è imputato per sei episodi di violenza sessuale ai danni di altrettante giovani vittime, tra cui l’ex moglie.

In primo grado al manager farmaceutico Antonio Di Fazio l’8 aprile del 2022 era stata inflitta una pena a 15 anni e mezzo di carcere. Diversamente dalla gup Anna Magelli, le giudici di secondo grado hanno riconosciuto la continuazione tra i reati contestati a Di Fazio, difeso dagli avvocati Andrea Soliani e Mauro Carelli.

Le accuse nei confronti di Di Fazio

Nel maggio del 2021 l’imprenditore era stato arrestato per avere narcotizzato e violentato una studentessa 21enne. Nel processo in corso, Di Fazio è accusato degli stessi reati ai danni di altre cinque giovani donne, fra cui l’ex moglie.

Come riporta il Giorno, lo ‘sconto’ nella richiesta di pena è legato alla continuazione riconosciuta per tutte le violenze sessuali, mentre nella prima condanna il caso che aveva visto vittima la studentessa era stato conteggiato a parte, portando quindi a una pena maggiore.

Il commento dei legali della difesa

La rideterminazione della condanna da 15 anni e mezzo a 9 anni “è un primo passo per arrivare a una pena adeguata ad altri casi di violenza. Da una nostra valutazione dovrebbe essere la metà”. Lo ha detto l’avvocato Mauro Carelli commentando la sentenza della Corte di Appello.

Fonte Agi

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Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa

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