All’una di notte è Beppe Grillo a celebrare lo storico risultato elettorale del Movimento 5 stelle: il comico si affaccia alla finestra del suo hotel a braccia spalancate e in silenzio prende in mano un “appendino”. Inizia una nuova vita per il M5s: le candidate grilline asfaltano il Pd a Roma e Torino e si preparano ad amministrare due capoluoghi di regione e tra questi anche la Capitale d’Italia.
L’avvocato Virginia Raggi è la prima donna sindaco in Campidoglio con più del doppio delle preferenze (67,15%) rispetto al dem Roberto Giachetti (32,85%), mentre Chiara Appendino (54,56%) ribalta il risultato del primo turno.
«Sconfitta». Per la prima volta il Pd di Matteo Renzi deve attingere al vocabolario dei perdenti per commentare un voto, quello dei ballottaggi. La «sconfitta» non solo à arrivata, ma Roma a Torino è «netta e senza attenuanti». Per di più, contro le candidate del m5s. Il premier-segretario era arrivato tra i primi al Nazareno per seguire i dati delle urne, ma poi è rimasto in silenzio e a lungo chiuso nel suo ufficio al secondo piano per valutare i risultati con alcuni dirigenti, Matteo Orfini, Debora Serracchiani e Francesco Bonifazi. In silenzio, alla fine, è rimasto tutto il partito perché nessun Big è salito in sala stampa per commentare il voto, lasciando ad un comunicato il compito di dare l’interpretazione dem del voto. Il Nazareno si è sforzato di vedere qualche elemento positivo, per esempio la «vittoria chiara e forte a Milano e Bologna».