Dopo la polemica scatenata dalla diffusione dell’anteprima della sua intervista a ‘Belve’, il presidente del Senato La Russa si difende dalle accuse di omofobia e misoginia. “Omofobo? No, non sono ipocrita ma rispetto tutti. Le donne le ho sempre difese”

Omofobo? Credevo che avrebbe colpito la notizia che non ho più il busto del Duce. Ma qui ogni giorno ce n’è una nuova”. Ignazio La Russa, presidente del Senato, intervistato dal Corriere della sera, respinge le accuse ricevute dopo la diffusione dell’anteprima della sua intervista al programma Belve e sulle affermazioni relative al dispiacere che gli avrebbe causato la nascita di un figlio gay e alla parità di genere.

“Avessero aspettato la messa in onda avrebbero capito il contesto in cui le mie parole sono state dette. Io ho solo risposto alle domande”, spiega il presidente, “e non ho introdotto alcun tema. Si può discutere se fossero adeguate. Ma è chiaro che se vai in un programma così rispondi secondo lo spirito della trasmissione, a titolo del tutto personale e con sincerità. Non puoi fare l’istituzionale. O, peggio, l’ipocrita“. “Era il caso di andarci? Perché ha accettato?”, chiede l’intervistatrice. “Per gentilezza nei confronti della conduttrice che insisteva e che io stimo“.

Le parole sul “dispiacere per un figlio omosessuale”

È comune per un padre volere un figlio che gli assomigli”, si difende ancora La Russa. “I sentimenti non sono sindacabili. È un mio problema. Intimo. L’importante è che si sia rispettosi dell’identità altrui. E chi mi conosce sa che lo sono sempre stato”. Quanto alle parole del leader di Azione, che in un tweet martedì ha commentato l’intervista scrivendo: “Domanda: ma uno un pelo più istituzionale e meno fascio non lo avevate a disposizione?” e taggando la premier Meloni, La Russa dice: “credo che Calenda abbia il suo da fare a ricontare i voti. In realtà, nel mio partito sanno che sono sempre stato, sin da ragazzo, il meno nostalgico. Prima si appigliavano al busto del Duce. Adesso che l’ho dato a mio sorella cosa rimane?”.

Le parole sulle donne e la parità

L’intervistatrice incalza il presidente anche sulle sue parole sulle donne. “L’unica accusa che non mi si può fare è di essere poco gentile con le donne”, si difende La Russa. “Lo sono sempre stato. Con tutte. In realtà, io le donne nel programma le ho difese“. E alla domanda: “Tornerebbe a farsi intervistare lì, in quel programma?”, osserva: “Forse sì. Non mi interessa l’opinione di chi mi attacca a prescindere ma di chi mi conosce. E sa una cosa? Credo che la stragrande maggioranza di chi ha visto il programma non mi criticherebbe”. 

Fonte Agi

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