Adesso la rincorsa di Paolo Gentiloni alla guida del governo è partita per davvero. Ricevuto al Colle l’incarico a formare il nuovo esecutivo, parte adesso un tour de force che dovrebbe portare il Presidente incaricato a insediarsi entro mercoledì prossimo a Palazzo Chigi. Ma non è detto che Gentiloni non completi il suo compito anche prima, forzando le tappe.
Il percorso, allora. C’è innanzitutto da varare la lista dei ministri, poi giurare nelle mani del Capo dello Stato e ottenere infine la fiducia della maggioranza.
La scoglio più impegnativo da aggirare è quello di definire la squadra, tenendo a bada gli appetiti dei capicorrente del Pd e, soprattutto, della decisiva pattuglia centrista. I titolari dei principali ministeri saranno confermati, dall’Interno alla Difesa e all’Economia. Ma alcuni capitoli vanno ancora scritti. La prima mossa sarà quella di sondare le forze politiche disposte a garantire la nascita del nuovo governo per definire gli assetti e le novità di questa nuova fase.
Lo farà sin da subito: prima informalmente, dai suoi uffici della Farnesina. Poi ufficialmente, con un calendario di incontri. L’obiettivo è raggiungere il difficile punto di equilibrio tra continuità e rinnovamento rispetto al suo predecessore, Matteo Renzi.