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Nei rapporti Fisco-contribuenti la modalità non in presenza è stata introdotta per ragioni sanitarie ma dovrebbe proseguire anche una volta cessata l’emergenza Covid

Fisco, riforma per gradi iniziando da famiglie e partite Iva

Nei rapporti Fisco-contribuenti la modalità non in presenza è stata introdotta per ragioni sanitarie ma dovrebbe proseguire anche una volta cessata l’emergenza Covid

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La novità di maggiore interesse nei rapporti Fisco-contribuenti – che si spera possa continuare a caratterizzare gli ultimi mesi dell’anno – riguarda senz’altro la possibilità di svolgimento del contraddittorio a distanza. Questa modalità è stata introdotta dalla circolare 6/2020 per ragioni sanitarie, ma dovrebbe proseguire anche una volta cessata l’emergenza.

Si tratta di una metodologia sicuramente più comoda e funzionale per i contribuenti e per i loro difensori.

La procedura passo per passo…

Le procedure a distanza presuppongono, laddove disponibile per il contribuente, l’impiego di Pec in luogo della posta elettronica ordinaria. Vi è poi l’identificazione del contribuente o del suo rappresentante mediante invio, con Pec o email, della copia del documento di identità (nonché della procura, qualora non in possesso dell’ufficio).

Il contraddittorio viene quindi svolto telefonicamente o per videoconferenza. Al pari di quanto avviene nel corso del contraddittorio “frontale”, è possibile la presentazione di memorie e la produzione di documenti. Tale memoria, inviata ritualmente con Pec o email al funzionario incaricato può essere recepita nel verbale di contradittorio, senza quindi la necessità, ove non vi siano altre ragioni, di svolgere la telefonata o la video chiamata.

L’esito della telefonata, della videochiamata o dell’invio della memoria viene riportato nel verbale del contraddittorio, dando atto delle modalità di svolgimento dello stesso e indicando gli indirizzi Pec o mail che saranno utilizzati per il successivo scambio del file.



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