In cambio di soldi e droga ha introdotto cellulari e hashish nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo. E’ quanto ha ammesso stamani l’agente della Polizia penitenziaria davanti al gip di Udine Carlotta Silva durante l’udienza di convalida del suo arresto, eseguito venerdì scorso dai Carabinieri. Il giudice ha disposto per l’uomo, un carnico di 54 anni, gli arresti domiciliari.

Nell’interrogatorio, l’agente ha ribadito quanto già detto al pm Andrea Gondolo il giorno dell’arresto. Ha raccontato di essere stato avvicinato da due detenuti che gli hanno proposto di far entrare stupefacenti e cellulari nell’istituto di pena. Lui ha accettato. Così, a partire da settembre 2021, gli sono stati recapitati alcuni pacchi via posta, nei quali c’era il materiale da introdurre clandestinamente. L’agente tratteneva parte della droga e i soldi inseriti nei pacchi, alcune centinaia di euro in tutto.

Il poliziotto ha spiegato di aver consegnato solo il contenuto del primo pacco, alcuni cellulari e dell’hashish. Il resto è stato trovato in un borsone riposto nel garage della sua abitazione, perquisita il giorno dell’arresto. Dentro c’erano diversi cellulari, i dispositivi per la ricarica e alcune sim.

Nella sua auto, infine, è stato recuperato un piccolo quantitativo di hashish. L’agente è accusato di corruzione e di accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.

Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa

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