J&J ha iniziato la sperimentazione di fase 3 dopo i risultati positivi ottenuti nella sperimentazione di fase 1/2 negli Stati Uniti e in Belgio.

Lo studio clinico di fase 3 di J&J utilizzerà fino a 215 siti negli Stati Uniti, Sud Africa, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Messico e Perù. In parallelo l’azienda ha anche consentito in linea di principio a collaborare con il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (Governo del Regno Unito) per un trial clinico di fase 3 ulteriore, da condursi in diversi paesi, per esplorare un regime a due somministrazioni.

Il candidato vaccino Janssen contro il Covid-19 utilizza la piattaforma AdVac® dell’azienda, che è stata usata anche per sviluppare e produrre il vaccino di Janssen contro l’Ebola recentemente approvato, e a costruire i candidati vaccini per i virus Zika, Rsv e Hiv. La piattaforma AdVac® è già stata utilizzata ad oggi per vaccinare più di 100.000 persone nei programmi di ricerca sui vaccini di Janssen. Conquesta tecnologia, il vaccino rimane stabile a 2-8°C per tre mesi. Questo lo rende compatibile con i canali di distribuzione standard dei vaccini, e fa sì che non siano necessarie nuove infrastrutture per portarlo dove è necessario.

Lo studio sarà supervisionato da un Data and Safety Monitoring Board (Dsmb) indipendente che esaminerà la sicurezza e l’efficacia del vaccino. Nella conferenza stampa, Francis Collins, direttore del National Institutes of Health, ha detto che tutti e tre i vaccini supportati dall’operazione Warp Speed ​​del governo federale – J & J, Moderna e AstraZeneca – condividono un Dsmb comune, Pfizer, invece, sta eseguendo i suoi test con un Dsmb separato.



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