Aggiornato, da parte dell’Istituto nazionale di statistica, l’elenco di beni e servizi, divisi per categoria, che rappresentano quelli prevalentemente acquistati dal complesso delle famiglie. Il paniere è inoltre uno strumento utile per rilevare i prezzi al consumo e per il calcolo dell’inflazione. Ecco quali sono le novità e le riconferme nelle spese degli italiani.

L’Istat aggiorna lo strumento statistico del paniere e fornisce un quadro dei consumi, nuovi e consolidati, degli italiani. I dati, confrontati con quelli dello scorso paniere, sono inoltre utili per misurare gli eventuali rialzi e ribassi relativi all’inflazione. I prodotti rappresentativi dell’evoluzione che entrano nel paniere 2023 sono: la visita medica sportiva (libero professionista), la riparazione smartphone e le apparecchiature audio intelligenti. L’Istituto precisa che tra i prodotti a rilevazione tradizionale che rappresentano consumi consolidati, entrano nel paniere: il tonno di pescata e i rombi di allevamento (tra i pesci freschi di mare), il deambulatore (nell’ambito delle altre attrezzature ed apparecchi terapeutici), il massaggio estetico (per trattamenti di bellezza).

Nessun prodotto escluso dal paniere

Nessun prodotto – precisa l’Istat – esce dal paniere nel 2023 poiché tutti quelli presenti nel 2022 non mostrano segnali di obsolescenza tali da motivarne l’esclusione. Tra i prodotti entrati per migliorare la rappresentatività del paniere, l’Istat segnala alcuni frutti biologici (arance, mandarini, limoni, banane, mele, pere, pesche, kiwi) nonché vegetali biologici (pomodori da insalata, melanzane, zucchine, peperoni, carote, cipolle). Inoltre, cavolfiori romaneschi, uva senza semi, kiwi gialli o gold, insalata gentile o gentilina. Nell’aggregato pantaloni donna, entrano i leggings o jeggings.

Coldiretti: “Paniere conferma l’attenzione alla sostenibilità”

Con quasi nove famiglie italiane su dieci (89%) che hanno acquistato almeno una volta prodotti biologici nell’ultimo anno, la frutta e verdura biologiche entrano nel paniere dell’Istat a conferma di una sempre maggiore attenzione da parte dei consumatori verso la sostenibilità nel piatto. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Nielsen, diffusa in occasione dell’aggiornamento dell’Istat. La lista di ortofrutta bio “new entry” comprende arance, mandarini, limoni, banane, mele, pere, pesche, kiwi, pomodori da insalata, melanzane, zucchine, peperoni, carote, cipolle. Il valore degli acquisti di prodotti biologici – rileva Coldiretti – ha raggiunto la cifra di oltre 3,9 miliardi di euro, con la grande distribuzione a rappresentare il canale di vendita principale anche se a registrare il maggior incremento delle vendite (+5%) sono i mercati contadini assieme ai gruppi di acquisto solidale e i piccoli negozi.

I calcoli sull’inflazione dell’Unc

L’Unione nazionale dei consumatori fa i conti con gli aumenti e i ribassi rispetto all’anno precedente. “Bene, positivo che sia aumentato il peso della divisione abitazione, acqua, elettricità e combustibili, anche se, visti i prezzi lunari delle bollette di luce e gas ci domandiamo se in modo adeguato rispetto all’effetto rivalutazione. Infatti, il peso dell’energia elettrica sale in modo consistente, del 31,1%, e anche il gas segna un incremento notevole del 23,7%, ma va considerato che nel 2022, in media, sempre secondo i dati Istat, le due voci hanno registrato un rincaro, rispetto al 2021, ben superiore, pari rispettivamente al 110,4% e al 69,2%. Perplessità anche su carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati che scendono dell’11,3%, a fronte di un aumento medio pari al 17%, così come sui prodotti alimentari e bevande analcoliche, peso -7,4% a fronte di un’inflazione media nel 2022 pari a +9,1%” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unc. “Dubbi anche sui cali degli affitti, fornitura acqua e raccolta rifiuti” conclude Dona.

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Fonte Agi.

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