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“Preferiamo la soluzione di un governo politico rispetto a un governo istituzionale, ma siamo disponibili anche un governo anche istituzionale”. Matteo Renzi si esprime così dopo l’incontro tra la delegazione di Italia Viva e il presidente della Camera, Roberto Fico, impegnato nelle consultazioni dopo la crisi di governo e il mandato esplorativo ricevuto ieri dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.


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Primo incontro della giornata per il presidente della Camera con la delegazione Cinquestelle composta dal capo politico Vito Crimi e dai capigruppo e vice capigruppo di Camera e Senato. Dem secondi in lista nei colloqui di oggi, con la delegazione composta dal segretario Nicola Zingaretti, dal vice segretario Andrea Orlando, dai capigruppo di Camera e Senato, Graziano Delrio e Andrea Marcucci, dalla presidente del partito Valentina Cuppi. Dopo Italia Viva, il turno di Leu.

Italia Viva: “Preferiamo un governo politico, ma aperti a istituzionale”

“Serve un metodo condiviso e un documento scritto. Questa non è una crisi che nasce da antipatie, ma dalle richieste dei cittadini, e noi siamo pronti a fare la nostra parte. Preferiamo la soluzione di un governo politico rispetto a un governo istituzionale, ma siamo disponibili anche un governo anche istituzionale”. Queste le parole del leader di Italia Viva Matteo Renzi dopo il colloquio. “Questa non è un crisi che nasce dai caratteri, dalle simpatie o antipatie, ma dalle risposte ai cittadini. Noi siamo pronti a fare la nostra parte su un documento scritto”. “Non servono riunioni notturne fino all’alba o emendamenti fatti di notte, ma serve un metodo condiviso e un documento scritto”. “Conte? Abbiamo sempre detto che i nomi arrivano dopo i contenuti”, con Fico “non abbiamo discusso di nomi. Sono importanti ma arrivano alla fine”.

“Il Mes vuol dire 36 miliardi di euro per la sanità. Noi siamo convinti che quei soldi servano, se il M5S è contrario, cercheremo di capire le ragioni. Se noi siamo disponibili a farci carico a trovare delle soluzioni, vogliamo assicurarci che sia così anche per gli altri”. “Ci sono molti elementi divisivi: il Mes, il blocco delle infrastrutture, il reddito di cittadinanza, i banchi a rotelle… Nessuno può imporre le proprie idee agli altri, abbiamo bisogno di un tavolo per parlare di questo”.

“Molti temi sono divisivi ma sono tutti nell’interesse dei cittadini dalla scuola alle risorse della sanità al ruolo della figura commissariale, alle imprese che soffrono, il Terzo settore, il tema della casa e del disagio sociale” che vede un “aumento del numero dei poveri”. “E’ fondamentale non spendere male i soldi dell’Ue e per questo siamo pronti a fare di tutto per trovare opportuni accordi. Domani e lunedì siamo a disposizione del presidente Fico per trovare un punto di caduta per gli interessi degli italiani” assicura Renzi. “La Costituzione parla di disciplina e onore. Oggi è comparsa un’altra parola: lealtà. Per noi la lealtà è dire nelle riunioni private quello che si dice in pubblico. Noi lo siamo, noi da mesi chiediamo di parlare di contenuti. Siamo pronti a lavorare con disciplina, onore e lealtà”.

“Questa non è una discussione tra singole forse politiche ma una discussione sul futuro del Paese, su come spendere 200 miliardi del Next Generation Ue e su come affrontare la prima emergenza che è quella della vaccinazione”. “Non servono interventi stravaganti o bizzarre primule, come non servono i banchi a rotelle, ma una vaccinazione di massa. Ora dobbiamo verificare la possibilità di un accordo sui temi che Iv ha sottolineato”.

“Abbiamo chiesto al presidente Fico di ringraziare da parte nostra il presidente Mattarella per la sua scelta di dare un mandato esplorativo che permette alle forze politiche della maggioranza uscente di fare ciò che Iv chiede da tempo, lavorare sui contenuti”. “Vogliamo un governo politico ma non a tutti i costi” conclude.

Pd: “Tutti leali su patto legislatura, ora non si può sbagliare”

“Abbiamo ribadito al presidente Fico la disponibilità del Pd a contribuire con grande determinazione alla scrittura di un programma di fine legislatura per l’Italia”, ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, al termine dell’incontro della delegazione dem con il presidente Roberto Fico. Un “lavoro collegiale” con la “maggioranza che ha sostenuto Conte nel suo secondo mandato e quelle forze che hanno dato la fiducia sia alla Camera che al Senato”. Questo “compito e obiettivo di costruire un programma di fine legislatura crediamo sia in assoluta sintonia con la voglia degli italiani di guardare al futuro con speranza e fiducia”. “Quello che abbiamo sempre fatto in questi mesi e anche ora, è far prevalere il bene comune del Paese e crediamo che questo coincida con la necessità di un governo con un programma chiaro di fine legislatura”.

“Come ha ricordato il presidente Mattarella – ha aggiunto il segretario dem – “la pandemia e le opportunità che il Paese ha davanti, impongono alle forze politiche la necessità di fare in fretta e dare sicurezze al Paese”.

“Noi pensiamo che sia possibile farlo, che ci siano le condizioni per farlo e il Pd ancora una volta farà di tutto per raggiungere questo obiettivo”, ha spiegato ancora, aggiungendo: “Noi vediamo l’occasione del patto di legislatura come un’occasione non per tornare all’Italia pre-pandemia ma per ricostruire questo Paese dando agli italiani fiducia e speranza. Faremo di tutto per essere leali e coerenti con questo obiettivo, ci permettiamo di fare un appello affinché tutti lo siano, perché a questo punto non si può davvero sbagliare”.

Il Pd ha indicato 6 punti da cui partire per il programma di fine legislatura: Recovery, riforma del fisco, riforma della giustizia, riforme istituzionali e legge elettorale, nuove politiche del lavoro e quindi sanità, scuola, comparto del turismo e commercio. “Con questo spirito abbiamo già indicato al presidente Fico una prima agenda di temi da affrontare per il futuro e da riprendere già subito nel confronto dei tavoli che sono partiti il 5 novembre e che hanno comunque rappresentato una buona base di confronto. Chiediamo a tutti di stare su questo confronto con uno spirito costruttivo, indispensabile per ottenere risultati”, ha detto ancora il segretario.

Quindi, la “chiusura del percorso decisionale” sul Recovery, la sua attuazione e le riforme “collegate a quel programma di rinascita del Paese”. E poi una “riforma fiscale all’insegna di un giusto elemento di progressività e la semplificazione fiscale”. Una riforma della giustizia “che coniughi in maniera chiara il grande tema nazionale legato alla sfera dei diritti, le garanzie costituzionali e i tempi del processo”. Ed ancora un “pacchetto di riforme istituzionali”, a cominciare “dalla legge elettorale di stampo proporzionale su cui c’era già stata ampia convergenza”. Poi “le necessarie riforme legate alle politiche attive sul lavoro” perché davanti a “una crisi sociale drammatica”, “nessuno deve essere lasciato solo”. Poi il tema delle “infrastrutture sociali del paese, a cominciare dalla ricostruzione del modello sanitario, della scuola, della ricerca e dell’università; il tema del commercio, del turismo e del terziario, pilastro della nostra economia, duramente colpito dalla pandemia”.

M5S: “Conte indiscutibile, accantonare tema Mes”

“Abbiamo posto l’esigenza che si lavori a un cronoprogramma dettagliato nei temi e nei tempi, che dia una indicazione certa del lavoro che questo governo dovrà svolgere”, ha sottolineato il capo politico M5S Crimi, al termine delle consultazioni . “Un percorso – ha rimarcato il reggente grillino – che dovrà essere pubblicamente sottoscritto da tutte le forze politiche che intendono partecipare”. Il cronoprogramma “deve tenere conto anche del fatto che questo governo ha 24 mesi di prospettiva, cioè la fine della legislatura”.

“Abbiamo ribadito che la scelta del presidente Conte come guida del governo è per noi indiscutibile, ha quindi aggiunto Crimi, sottolineando come sia “su quella figura che riteniamo si possa ancora costruire un grande lavoro”.

E ancora: “Abbiamo chiesto di rappresentare alle altre forze politiche che siano accantonati i temi provocatori, utilizzati in alcuni casi in maniera strumentale, come la questione del Mes” e “abbiamo chiesto che vengano tolti questi temi dall’agenda e che ci si concentri questioni su cui c’è un sentire comune”, ha aggiunto Crimi. “Siamo pronti ad affrontare questa sfida con tutte le forze che hanno composto la maggioranza e a partire da loro dare al Paese un governo che sia operativo il più presto possibile”, ha affermato quindi il capo politico M5S, continuando: “Occorre riprendere in tempi rapidi le riforme costituzionali: quella cornice di leggi, intorno al taglio dei parlamentari, che dovevano essere realizzate e che a un certo punto hanno avuto uno stop”.

Per il M5S bisogna “dare una risposta alla crisi pandemica in tempi rapidi” e per quanto riguarda i ristori si deve continuare a garantire “sostegno alle imprese: deve esserci un netto lavoro di prosecuzione del percorso già fatto” migliorando “le modalità di erogazione” degli aiuti.

“Vorremmo – ha aggiunto – partire dall’agenda 2021-23, cioè la bozza di lavoro, frutto di quel tavolo nato dopo il 5 novembre, dopo la riunione con i capi delle forze politiche e il presidente Conte. Uno di questi tavoli era il tavolo sulle misure economiche e sociali per il Paese per il post-pandemia”.

Leu: “Ripartire con Conte, pieno e leale sostegno”

“Abbiamo ribadito pieno e leale sostegno per una ripartenza con un governo presieduto da Giuseppe Conte”. Così il capogruppo di Leu alla Camera, Federico Fornaro, dopo le consultazioni con il presidente della Camera Roberto Fico. “Non abbiamo posto veti su nomi, altri facciano lo stesso”. “Non abbiamo posto veti sui nomi. Chiediamo però che anche le altre forze politiche si comportino di conseguenza. Non è accettabile che ci sia una parte che ha diritti e doveri e si muove con responsabilità, e altri che sembrerebbero avere solo diritti alla critica”. “In una coalizione si sta in spirito leale e nella ricerca di soluzioni condivise” sottolinea.

“E’ assolutamente necessaria una legge elettorale di impianto proporzionale” conclude. “Servono anche i correttivi necessari per ridurre la compressione della rappresentanza politica e territoriale, in particolare al Senato”.

Il calendario delle consultazioni

Domenica 31 gennaio: Ore 10 – Gruppo parlamentare “Europeisti – MAIE – Centro Democratico” del Senato della Repubblica; ore 11.20 – Gruppo Parlamentare “Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)” del Senato della Repubblica; ore 12.40 – Gruppo Parlamentare Misto della Camera dei deputati limitatamente alle Componenti che fanno riferimento alla maggioranza: Centro Democratico- Italiani in Europa; Maie-Movimento associativo Italiani all’estero-Psi; Minoranze linguistiche; ore 14 – Gruppo Parlamentare Misto del Senato della Repubblica limitatamente ai componenti che fanno riferimento alla maggioranza.





Agenzia Stampa AdnKronos