Il cessate il fuoco tra Armenia e Azerbaigian è stato annunciato sabato dal ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, che, dopo oltre 10 ore di negoziato che si è svolto a Mosca, ha dichiarato che le due parti avevano deciso di sospendere le ostilità per motivi umanitari, con lo scopo di consentire agli armeni del Nagorno-Karabakh e agli azeri di scambiarsi prigionieri e deceduti.

Quelli che si sono svolti nelle scorse ore sono stati i primi colloqui tra Armenia e Azerbaigian da quando, il ​​27 settembre, sono riprese in grande stile le ostilità per il controllo del Nagorno-Karabakh, che hanno causato la morte di centinaia di persone tra militari e civili. 

Purtroppo, però, nel momento in cui è entrato in vigore, a mezzogiorno ora locale, è stato subito violato con accuse reciproche tra le due parti in conflitto.

Il ministero della Difesa armeno ha accusato l’Azerbaigian di star effettuando un bombardamento in Armenia, mentre le forze armene in Karabakh hanno dichiarato che gli azeri avevano lanciato una nuova offensiva. Identiche accuse sono arrivate dall’Azerbaigian che ha accusato le forze armene del Karabakh di bombardare il territorio azero. Naturalmente entrambi hanno anche negato qualsiasi attività militare da parte loro.

In precedenza a Mosca, il ministro degli Esteri armeno, Zohrab Mnatsakanyan, e quello azero, Jeyhun Bayramov, non avevano rilasciato dichiarazioni alla stampa dopo il cessate il fuoco.

Commenti, invece, sono arrivati dai Paesi che, per ragioni diverse, sono interessati al conflitto. Per la Turchia, che sostiene l’Azerbaigian, il cessate il fuoco umanitario è un primo passo significativo ma non rappresenta la soluzione al conflitto. Anche per la portavoce del ministero degli Esteri francese, Agnes von der Muhll, oltre ad aver accolto con favore il cessate il fuoco, questo è da considerarsi solo come opportunità per creare le condizioni per una cessazione permanente delle ostilità tra i due Paesi.

Le prossime ore saranno decisive per capire se questa prima tregua tra forze armene e azere potrà diventare realmente effettiva.



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