L’aumento dei costi nel settore agroalimentare ha spinto gli italiani a rimodellare i propri acquisti e quindi le proprie abitudini a tavola. Pesce e carne sono gli alimenti a cui si rinuncia maggiormente, specie tra le famiglie già povere e nelle zone fragili del Paese.

Gli italiani stanno operando tagli e rinunce anche a tavola a causa dell’inflazione che pesa anche sul carrello della spesa. Il conto non era così salato da giugno del 1984.

L’aumento dei prezzi sta portando i consumatori ad attuare profonde modifiche nelle proprie scelte di consumo. In particolare, secondo le rilevazioni aggiornate dell’osservatorio nazionale Federconsumatori, diminuisce di oltre il 16% il consumo di carne e pesce e, quando si acquistano tali prodotti, si opta per tagli e specie meno pregiate.

I rincari colpiscono in maniera difforme le famiglie e le aree del Paese, aumentando le disparità e le disuguaglianze a svantaggio delle famiglie meno abbienti e delle zone più fragili. Si stima che l’inflazione comporterà un aggravio per ciascuna famiglia in termini annui, di 2.503,20 euro, di cui 543,20 euro solo nel settore alimentare. Gli altri principali aumenti riguardano il settore dell’energia (+44,9%).

Per aiutare le persone a risparmiare, Federconsumatori ha stilato una sorta di vademecum. Ecco alcuni consigli utili.

Fai la lista della spesa e programmare i pasti

Il primo suggerimento di Federconsumatori è quello di stilare una lista prima di andare a fare la spesa, per sapere con chiarezza cosa sia davvero necessario ed evitare acquisti impulsivi. Oggi scegliere quali prodotti mettere nel carrello è sempre più facile, anche grazie al supporto dei dispositivi elettronici che ci aiutano a ricordare cosa dobbiamo acquistare. Programmare i pasti settimana per settimana è utile per acquistare ciò che serve ed evitare sprechi. Si può inoltre organizzare la spesa anche a seconda dei prodotti in promozione nei diversi punti vendita.

Osservare gli sconti e i giorni di promozioni

Approfittando delle offerte si può risparmiare anche il 30% sui costi dei prodotti. Si può scegliere di effettuare la spesa in diversi supermercati e punti vendita, a seconda delle promozioni in atto. Utile è anche controllare il prezzo per chilogrammo o per litro per poter confrontare il costo tra prodotti della stessa tipologia e valutarne l’effettiva convenienza.

Spesso i punti vendita mettono a disposizione sconti e coupon per fasce d’età o per giorni della settimana. Ad esempio per chi ha più di 65 anni la spesa è scontata, lo stesso dopo le 20.00 o per un un giorno a settimana: sono molte le strategie messe in atto dai supermercati per incentivare gli acquisti. Se si fa la spesa per tutta la famiglia è, invece, possibile ottenere notevoli risparmi acquistando confezioni più grandi e approfittando delle promozioni sui multipack dei prodotti a lunga conservazione. 

Acquistare prodotti di stagione a chilometro zero

Acquistare a chilometro 0, ovvero alimenti che arrivano dal produttore più vicino a noi, consente risparmi anche del 50% rispetto all’acquisto nei supermercati. A tale proposito un’ottima soluzione è costituita dai gruppi di acquisto solidali (Gas). Oltre all’acquisto a chilometro zero, prediligere il consumo di frutta e verdura di stagione e del territorio contribuisce a ridurre le emissioni inquinanti per il trasporto dei prodotti. 

Meno buste e cibi pronti nel carrello

Portare le buste riutilizzabili da casa può abbassare il costo finale della spesa, evitando l’acquisto di sacchetti e buste varie per contenere ciò che si è comprato. Un altro prezioso consiglio è quello di limitare allo stretto indispensabile l’acquisto di cibi pronti: possono rappresentare una comoda soluzione in alcune situazioni, ma sono sicuramente più costosi e meno salutari rispetto ai prodotti freschi. 

Attenzione alla spesa online

Occhio alla spesa online: a volte ci si può imbattere in brutte sorprese. Alcuni marchi, infatti, in mancanza di un prodotto potrebbero sostituirlo con uno equivalente, magari più caro. Attenzione anche alle strategie di marketing messe in atto per attirare l’attenzione e invogliare l’acquisto di prodotti “fuori programma”. Confezioni accattivanti e colorate, ma anche posizionamenti all’altezza dello sguardo o in punti strategici sono le tecniche più utilizzate.

Fonte Adnkronos

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