Nella giornata di domenica saranno previsti diversi stop sia a livello nazionale che locale. Si fermano piloti e assistenti di volo, ma anche controllori, dalle 14 alle 18.
Si prevede un’altra giornata di disagi per chi ha in programma di spostarsi in aereo. Nei giorni scorsi, i sindacati hanno confermato che domenica 17 luglio i piloti e gli assistenti di volo delle compagnie aeree Ryanair, EasyJet e Volotea incroceranno di nuovo le braccia a causa del “perdurare delle inaccettabili condizioni in cui sono costretti a lavorare”. Lo sciopero durerà per quattro ore, dalle 14 alle 18, anziché 24 come originariamente previsto.
Nelle stesse ore sono si fermeranno anche i controllori di volo. Lo ha fatto sapere l’Ente nazionale per l’assistenza al volo (Enav), spiegando che organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta e Unica hanno indetto quattro distinte azioni di sciopero a livello nazionale alle quali se ne aggiungono altre a livello locale. L’elenco completo è disponibile qui. Saranno, però, garantite le prestazioni indispensabili.
Secondo una stima riportata dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che ha risposto nell’aula della Camera a un’interrogazione sulle misure a favore del comparto del turismo, ci saranno più di 600 voli cancellati e più di 100mila passeggeri impossibilitati a volare.
Perché si protesta
La Uiltrasporti ha spiegato che i lavoratori di Easyjet manifestano soprattutto contro “la compressione dei diritti dei lavoratori culminata in licenziamenti ingiustificati, contro la mancanza di solidità operativa e il totale degrado delle relazioni industriali, a danno di passeggeri e equipaggi, in una stagione già molto complicata per il Trasporto Aereo che cerca di riprendersi”.
Quelli di Volotea contestano invece “l’atteggiamento aziendale che lede i diritti dei lavoratori per il mancato adeguamento delle retribuzioni minime secondo l’articolo 203 del decreto concorrenza e per le numerose azioni unilaterali con un ulteriore abbassamento dei salari giustificato da accordi individuali e pseudo-volontari. A questo si aggiunge una totale inadeguatezza dei turni di lavoro molto intensi”.
Per quanto riguarda lo sciopero dei controllori di volo, i sindacati spiegano invece che è stato indetto per protestare “soprattutto contro il pesante e cronico sotto organico in cui si trova ad operare l’Ente soprattutto in questo particolare momento di ripresa del traffico aereo”. E ancora: “Assistiamo ad un pesante degrado delle relazioni industriali dovuto soprattutto ad una manifesta incapacità comunicativa e di gestione del personale. A questa situazione si aggiunge l’applicazione non condivisa di parti del piano industriale, lo stop alle trattative per il rinnovo del Ccnl nonché la mancata applicazione, dimostrata in tante occasioni, del protocollo ‘Summer’ sottoscritto dalle organizzazioni sindacali”.
La notizia di nuovi scioperi ha fatto infuriare passeggeri e alcune associazioni come il Codacons, che ha fatto sapere di aver chiesto la precettazione urgente dei lavoratori del comparto aereo affinché il prossimo 17 luglio siano garantiti tutti i servizi agli utenti. L’ipotesi è stata ventilata anche dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia. I problemi, però, potrebbero non esaurirsi con questo weekend. Già nei giorni scorsi, i sindacati avevano fatto sapere che, in assenza di risposte valide alle questioni sollevate, sarebbero stati organizzati altri scioperi.
L’Italia non è l’unico Paese a trovarsi in questa situazione. Transavia, controllata di Air France, prevede di operare al 75% delle sue capacità il 17 luglio a causa di uno sciopero del personale navigante.
Fonte Adnkronos