Bitcoin è sceso di oltre dieci punti percentuali lo scorso giovedì, a 10.006 dollari, secondo la quotazione fornita dal Bitcoin Price Index di CoinDesk. Si tratta del calo percentuale giornaliero più significativo registrato da Bitcoin dallo scorso 12 marzo, quando i prezzi della criptovaluta crollarono di circa il -40,0%, in piena crisi pandemica, per effetto di una forte svendita registratasi sui mercati azionari.

Altre società fornitrici di criptodati come Bitstamp hanno registrato un calo del prezzo di Bitcoin ancora più significativo, ad un livello di poco inferiore a 10.000 dollari. La criptovaluta più famosa del mondo si è così allontanata dal recente massimo di 12.476 dollari, registrato lo scorso 17 agosto.

Calo del prezzo di Bitcoin: verso nuovi ribassi oppure opportunità di acquisto?

I criptotrader devono quindi aspettarsi nuovi e significativi cali, magari al di sotto proprio della soglia di 10.000 dollari? Guardando al recente passato ciò appare improbabile. Analoghi cali a due cifre dei prezzi di Bitcoin sono stati, infatti, osservati già ad aprile e maggio. Questi però sono stati subito riassorbiti in circa un paio di giorni, a riprova della mentalità “buy-the-dip” che si registra tra i traders.

Questa volta, tuttavia, è opinione comune che una rapida ripresa a forma di V, fino ai massimi recenti di circa 12.000 dollari, possa essere davvero molto difficile. Questo a causa della maggiore sensibilità di Bitcoin ai mercati tradizionali, soprattutto a quelli azionari, con i quali sembra stia sviluppando una forte correlazione. Il peggio potrebbe essere passato, eppure Bitcoin potrebbe impiegare diversi giorni per formare una buona base rialzista. Molti fattori macroeconomici, come il calo del PIL e i tassi d’interesse globali, sono attualmente in gioco. Inoltre Bitcoin sta mostrando una sempre più forte correlazione con i mercati azionari in questo periodo di assenza di rischio. Le forti perdite recentemente registrate a Wall Street sembrano aver accentuato il calo del prezzo di Bitcoin.

Un’altra prova che le due asset class sono effettivamente correlate.

Alcuni analisti credono però in ulteriori ribassi di Bitcoin, sulla scia dell’avversione al rischio che si registra nei mercati azionari. Il prossimo supporto chiave potrebbe essere localizzato attorno al minimo di giugno, a circa 8.900 dollari. Tuttavia, l’attività nel mercato delle opzioni Bitcoin che si è verificata negli ultimi giorni sembra suggerire che gli investitori stanno aggiungendo scommesse su un calo prolungato della criptovaluta. L’andamento dell’azionario americano di questa settimana fornirà sicuramente altre informazioni utili ai trader circa la direzione futura del criptomercato.



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