I procuratori hanno iscritto al registro degli indagati il cognato del premier Matteo Renzi per riciclaggio. L’inchiesta verte su presunte operazioni effettuate con i soldi di associazioni umanitarie come Unicef.

A casa della sorella del primo ministro, ex sindaco di Firenze, sono arrivati stamattina gli agenti della Guardia di finanza per perquisire l’abitazione. Ma l’obiettivo del blitz a Rignano sull’Arno non era Matilde, bensì il marito, il manager di origini bolognesi Andrea Conticini, 35 anni. Conticini non è il solo indagato dalla procura di Firenze. Con lui ci sono anche i fratelli – il gemello Luca e il 40enne Alessandro. Anche loro sono stati perquisiti qualche giorno fa. I fratelli sono accusati di appropriazione indebita.

I pm Luca Turco e Giuseppina Mione indagano su una triangolazione di denaro che sarebbe transitato da famosissime organizzazioni umanitarie come l’Unicef (Alessandro Conticini ne è stato il direttore, ad Addis Abeba, in Etiopia) o la Operation Usa (un’altra associazione no profit che si occupa di sostegno ai popoli di Paesi in via di sviluppo colpiti da epidemie o tragedie), verso la “Play Therapy Africa Limited” diretta dallo stesso Alessandro Conticini.