Via libera dall’aula di Montecitorio: i sì sono stati 326 , i no 37. Hanno votato a favore il Pd, i 5 Stelle, Sinistra italiana e Mdp. Contrari Ap, Lega, FdI e Forza Italia

La Camera dei deputati ha approvato il Ddl sul biotestamento che va ora al Senato. I sì sono stati 326, i no 37. Hanno votato a favore il Pd, i 5 Stelle, Sinistra italiana e Mdp, il Psi e la maggioranza dei Civici e Innovatori, Alternativa libera e altri deputati delle forze minori. Hanno votato contro Ap, Lega, FdI e Forza Italia, pur riconoscendo ai deputati la libertà di coscienza. In dissenso dal gruppo hanno votato, a favore del provvedimento, Fabrizio Cicchitto, Daniele Capezzone e Stefania Prestigiacomo.

I deputati cattolici

Critiche dai deputati cattolici: «La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge sulle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento. Noi ci siamo opposti con tutte le nostre forze perché con esso vuole fare entrare nel nostro ordinamento giuridico l’eutanasia e vi entra nel modo più barbaro: la morte per fame e per sete. La battaglia però non è finita. Essa continua al Senato dove i rapporti di forza sono diversi e noi contiamo che i colleghi del Senato la proseguano fino alla vittoria», si legge in una nota congiunta firmata dai deputati cattolici Paola Binetti e Rocco Buttiglione (Udc), Raffaele Calabrò (Ap), Benedetto Fucci (Cor), Gianluca Gigli (Des-Cd), Cosimo Latronico (Cor), Domenico Menorello (Civici e Innovatori), Alessandro Pagano (Lega Nord), Antonio Palmieri (fI) , Eugenia Roccella (Idea) e Francesco Paolo Sisto (Fi).

Boldrini: «Atto di responsabilità»

«È un importante e positivo atto di responsabilità il voto con il quale la Camera ha approvato le norme sul testamento biologico», commenta la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini. «A nessuno può sfuggire la delicatezza e la complessità di questioni che hanno implicazioni etiche, religiose, sociali, culturali. Si parla di vita, di morte, di dolore, cioè delle esperienze più profonde che toccano l’essere umano, da affrontare dunque con la massima cura – spiega ancora Boldrini . Ma la risposta non poteva più essere il silenzio distratto e imbarazzato che per troppo tempo il Parlamento ha riservato a questi temi. Un silenzio che avrebbe continuato a lasciare soli i malati, le loro famiglie, gli operatori sanitari».

Rosato: «Lavorato per soluzioni condivise»

«Un’altra legge sui diritti civili, un altro successo di questo Parlamento frutto della pazienza che la politica richiede»: è il commento di Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera che lancia «un augurio al Senato: che la porti a compimento. Ci contiamo nonostante le difficoltà. Questo lavoro fatto insieme merita il premio di un voto largo del Parlamento». Una legge di «grande valenza sociale, culturale e politica – ha sottolineato Rosato – perché parliamo di vita e morte, di affetti e sofferenze. Nella legge che approviamo non c’è l’eutanasia, non c’è il Dottor Morte, non c’è nessun sotterfugio per la somministrazione di sostanze per togliersi la vita, nessuno farà morire di fame o di sete. Oggetto della legge è il consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento. Si accettano i limiti della condizione umana. Rifiutiamo che la morte venga dilazionata con forme di accanimento».

M5S: «Passo fondamentale»

Soddisfazione viene espressa anche dal Movimento 5 Stelle: «Quello compiuto oggi dalla Camera è un passo fondamentale. Dopo decenni di attesa, finalmente i cittadini italiani vedono riconosciuto fino in fondo il diritto a poter scegliere del proprio corpo e della propria persona. Quello dell’approvazione della legge su testamento biologico è un atto di civiltà. Adesso la parola passa al Senato, che può davvero scrivere una pagina storica», spiega il Gruppo dei pentastellati alla Camera. «Il nostro parere favorevole è l’ennesima dimostrazione di quanto abbiamo sempre affermato: il Movimento si esprime sul merito dei provvedimenti – aggiunge -. Su questo testo di legge siamo stati impegnati per un anno e mezzo e abbiamo lavorato in accordo con i colleghi del Pd e di altre forze politiche con un solo obiettivo: introdurre in Italia la dichiarazione anticipata di trattamento. Siamo stati la prima forza politica a depositare durante questa Legislatura una proposta di legge sul testamento biologico, a dimostrazione dell’attenzione che il Movimento ha nei confronti di questo tema.

Critiche dal centrodestra

Critiche invece dal capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta: «Biotestamento. Da Montecitorio via libera a cattiva legge. Grazie ad Antonio Palmieri per suo prezioso lavoro. Spero che Senato riscriva norma», scrive su Twitter Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. E con lui l’intero gruppo azzurro: «Abbiamo votato contro questo provvedimento sul cosiddetto biotestamento non perché siamo in disaccordo sulla necessità di regolamentare un argomento così delicato, semmai non abbiamo condiviso l’atteggiamento di governo e maggioranza che, respingendo in larghissima parte le nostre proposte di modifica al testo, di fatto aprono una nuova stagione di contenziosi attribuendo, ancora una volta, ai giudici la possibilità di scrivere le regole» spiegano in una nota congiunta i deputati di Forza Italia Roberto Occhiuto, Sandra Savino, Lorena Milanato e Renata Polverini. «Tuttavia, rivolgiamo – continuano – un ringraziamento particolare al collega Antonio Palmeri che, prima in Commissione e poi in Aula, ha seguito con responsabilità ed equilibrio un provvedimento complesso e delicato che ha toccato le coscienze di tutti. Grazie al suo lavoro il testo è stato in parte migliorato, ma questo non è stato sufficiente affinché noi potessimo sostenerlo con un voto favorevole». Laura Ravetto e Stefania Prestigicomo, deputate di Forza Italia, hanno votato invece a favore della proposta di legge s. Il gruppo di azzurro infatti aveva lasciato libertà di coscienza ai suoi componenti.