La corsa di Baris Boyun, uno dei più influenti mafiosi turchi degli ultimi anni, è finita in Italia. Questa mattina infatti la polizia italiana ha annunciato l’arresto del boss turco, il cui nome compariva sulla lista rossa dei ricercati Interpol. Con Boyun in manette sono finiti altri 18 affiliati, 16 di nazionalità turca e due italiani.


Una retata frutto della collaborazione tra la polizia turca e la polizia italiana, che ha permesso di porre fine alla carriera di un criminale macchiatosi di pesanti reati e numerosi omicidi. Nato nel 1984, sin da giovane Baris Boyun si distingue per spregiudicatezza e per la cattiveria con cui si libera dei propri nemici. Caratteristiche che permettono alla sua cosca, conosciuta in Turchia come i Dalton, di diventare una delle più potenti del Paese.

Una scalata iniziata nell’ombra del boss mafioso Bilal Yaman, personaggio di cui Boyun ha raccolto il testimone dopo l’arresto avvenuto nel 2017, ma poi proseguita negli anni a seguire, quando i Dalton diventano sempre più potenti. Il nome Dalton viene dal soprannome Can Dalton affibbiato a Beratcan Gokdemir, considerato numero due dell’organizzazione.

Nella scalata al potere i Dalton hanno combattuto guerre di mafia con altre 4 diverse cosche, uccidendo almeno 20 persone per ottenere il controllo del centralissimo quartiere Beyoglu a Istanbul, dove hanno per anni tenuto in pugno i giri di scommesse clandestine. Negli anni delle lotte per il potere i Dalton si sono distinti per esecuzioni compiute da killer in motocicletta e per aver reclutato giovani incensurati che agissero come sicari, prelevati da poveri villaggi dell’Anatolia e attirati a Istanbul con la promessa di facili guadagni.

Ottenuto il controllo sul centro di Istanbul, Boyun ha iniziato a espandere le proprie attività, stringendo accordi con le mafie dei balcani per aumentare il volume di contrabbando di armi e droga. Secondo i dossier dei magistrati turchi, Boyun avrebbe ingaggiato sicari venuti dai Balcani per compiere omicidi mirati. Il clan ha mantenuto il potere in Turchia usando minacce e intimidazioni, senza pero’ mai mancare di colpire e uccidere.

Secondo i magistrati turchi tra fine 2021 e agosto 2023 i Dalton si sono resi colpevoli di 10 omicidi; vere e proprie esecuzioni che però in alcuni casi sono costate la vita a innocenti che hanno avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato.

(upday per Agi)

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