Chi non ha mai sognato di fare l’astronauta? Durante la corsa alle esplorazioni dello spazio degli anni ’60, la Nasa aveva selezionato un gruppo d’élite di astronauti e piloti per orbitare attorno alla Terra e infine atterrare sulla Luna: questi pionieri erano ben abituati a correre rischi e spingere al limite il proprio corpo. In seguito furono descritti come dotati di «the right stuff», le giuste caratteristiche fisiche e psicologiche necessarie per esplorare lo spazio. Finora, dei 100 miliardi di persone che, secondo le stime, hanno vissuto sulla Terra, meno di 600 hanno viaggiato nello spazio: è una professione unica, alla quale non tutti siamo adatti. 

La Nasa ha stabilito i criteri necessari che i candidati astronauti devono soddisfare. In primo luogo, bisogna essere cittadini statunitensi (alcuni hanno cambiato la loro nazionalità per soddisfare questo requisito: ad esempio Michael Foale e Piers Sellars, nati nel Regno Unito). Bisogna anche possedere una laurea specialistica in scienze, tecnologia, ingegneria, matematica o medicina. Oltre a ciò, sono necessari almeno due anni di esperienza professionale correlata (o, in alternativa, 1.000 ore di volo come comandante di jet, requisito particolarmente importante per i ruoli di pilota e comandante). Infine, occorre superare i test fisici per astronauti di volo di lunga durata della Nasa. Criteri simili sono stabiliti da altre agenzie, come l’Agenzia spaziale europea (ESA): i candidati devono dimostrare attitudine in quattro aree distinte (che potranno cambiare in futuro).

Istruzione

I ruoli di pilota e comandante per una missione spaziale favoriranno sempre coloro che provengono da un background di pilotaggio sperimentale o militare. Ma i moderni equipaggi di volo spaziale devono svolgere una gamma molto più ampia di compiti relativi alla scienza e all’ingegneria rispetto ai loro predecessori. Mentre si trovano sulla Stazione Spaziale Internazionale, gli equipaggi devono garantire il buon funzionamento degli esperimenti: avere una conoscenza dettagliata dei processi scientifici e dei principi di ingegneria è essenziale e continuerà ad esserlo.

Psicologia 

La stabilità emotiva è una caratteristica cruciale per qualsiasi astronauta, ma i requisiti psicologici sono molto più ampi del semplice controllo delle proprie emozioni. Anche dimostrare una buona capacità di ragionamento, alti livelli di concentrazione e memoria, orientamento spaziale e destrezza manuale è importante. Con i voli a lungo termine per la Stazione Spaziale Internazionale e infine per Marte, sarà sempre più importante per gli astronauti essere in grado di lavorare bene all’interno di una squadra, essere flessibili nell’approccio alla risoluzione dei problemi e nutrire empatia per i compagni di equipaggio.

Preparazione fisica

Il corpo umano viene spinto al limite durante una missione di volo spaziale. Pertanto, è fondamentale, per il successo della missione, che gli astronauti siano in grado di sopravvivere a condizioni così critiche. Oltre a superare con successo una raffica di test di idoneità fisica, gli astronauti devono anche avere una acuità visiva del 100% (è consentita la correzione) e una pressione sanguigna di 140/90 o meno. Anche se tecnicamente non ci sono limiti di età, il candidato astronauta medio ha circa 34 anni. Però, ad esempio, John Glenn ha volato sullo space shuttle a 77 anni.

Formazione 

Gli astronauti devono anche completare un assortimento di attività di preparazione ai vari aspetti della missione. L’esposizione a manovre ad alta velocità negli aerei a reazione e a fortissime accelerazioni in centrifughe appositamente costruite preparano gli astronauti ad alcune delle sfide fisiche che dovranno affrontare durante le procedure di lancio e atterraggio.

Chi non riesce a soddisfare criteri tanto rigorosi potrà sempre ripiegare sul turismo spaziale: dall’inizio degli anni 2000, la Stazione Spaziale Internazionale ha ospitato diversi privati ​​paganti. Il Commercial Crew Program della Nasa continuerà a facilitare un accesso sicuro ed affidabile ed economico da e verso la Stazione: questo comporterà probabilmente un aumento delle visite da parte dei privati. Tuttavia, questa opzione non è economica. La NASA stima che, oltre ai costi di lancio, questi turisti spaziali dovranno pagare circa 35.000 dollari a notte.

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