Ci sono anche Asia Argento, Gwyneth Paltrow e Angelina Jolie tra le vittime di Harvey Weinstein, il produttore coinvolto nello scandalo di molestie sessuali nei confronti di attrici e assistenti che dopo l’inchiesta del New York Times ha chiesto scusa alle donne coinvolte. Il New Yorker riporta la testimonianza di tre donne che denunciano di essere state violentate da Weinstein, e tra queste c’è anche l’attrice e regista italiana, mentre il New York Times riporta che Gwyneth Paltrow e Angelina Jolie accusano di molestie sessuali il produttore cinematografico. Molestie che sarebbero avvenuto quando erano due giovani attrici. Asia Argento ha ritwittato i lanci del magazine e dell’autore dell’inchiesta, Ronan Farrow, figlio biologico di Mia Farrow e Woody Allen, tra i più accaniti accusatori del padre che ritiene colpevole di aver abusato della sorella Dylan. L’attrice aggiunge in un tweet una breve clip tratta dal suo primo film da regista Scarlet Diva del 2000, in cui rievoca le avances del produttore.

Asia Argento aveva 21 anni all’epoca dei fatti riportati dal New Yorker. Doveva interpretare il ruolo di una ladra, Beatrice, nel film B. Monkey – Una donna da salvare, uscito negli Usa nel 1999 distribuito da Miramax. “In una serie di lunghe ed emozionati interviste – scrive Farrow – Argento mi ha detto che Weinstein l’ha aggredita nel periodo in cui hanno lavoravato insieme”. Quindi passa al racconto dell’attrice: era stata invitata a un party della Miramax all’hotel di Cap-Eden-Roc, in Costa Azzurra, ma arrivata sul luogo stabilito scoprì che non c’era nessuna festa, trovò invece Weinstein da solo in una stanza con indosso un accappatoio che le chiese di fargli un massaggio. Da quel momento è iniziato l’incubo per la giovane Asia, che per anni ha convissuto con l’atroce ricordo della violenza subita, mista a un forte senso di colpa per non aver avuto il coraggio di reagire scappando via da quella orribile situazione. “Se fossi stata una donna forte gli avrei dato un calcio nelle palle e sarei scappata. Ma non l’ho fatto. E’ stato un trauma orribile”, scrive ancora Farrow sul New Yorker. Jennifer Lawrence: “Sono rimasta profondamente turbata nel sentire le notizie sul comportamento di Harvey Weinstein” ha affermato l’attrice a Variety “Ho lavorato con Harvey cinque anni fa e non ho subito alcuna forma di molestia né sono stata a conoscenza di questi atteggiamenti. Tutto ciò è semplicemente sconvolgente. Il mio cuore è per tutte le donne colpite da queste terribili azioni. E voglio ringraziarle per il loro coraggio nell’uscire allo scoperto”

 {}

Anche Gwyneth Paltrow, Rosanna Arquette a Judith Godrèche e Angelina Jolie accusano Harvey Weinstein di molestie sessuali, secondo quanto riporta il New York Times. “Questo modo di trattare le donne finisce qui” ha detto Paltrow, importunata quando aveva 22 anni dall’uomo che ha dato inizio alla sua carriera e che l’ha aiutata a vincere l’Oscar. Il New York Times ha intervistato anche Katherine Kendall e due donne, Toni-Ann Roberts e Dawn Dunning, che all’epoca volevano intraprendere la carriera di attrice, ma furono scioccate dalle proposte di Weinstein e rinunciarono a seguire il loro sogno.

Gwyneth Paltrow nel 1996 aveva appena ottenuto la parte principale in Emma, l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Jane Austen, scelta da Weinstein. Prima che le riprese iniziassero, lui la convocò per discutere di lavoro nella sua suite, dove le mise le mani addosso, affermando che sarebbero dovuti andare nella stanza da letto per farsi dei massaggi, secondo la ricostruzione fornita dall’attrice. “Ero una ragazzina, avevo firmato, ero pietrificata” ha ricordato Paltrow al New York Times, rendendo così pubbliche le molestie sessuali subite. Lei rifiutò le avances e si confidò con Brad Pitt, che all’epoca era il suo fidanzato. Pitt affrontò Weinstein e, poco dopo, il produttore le intimò di non parlare con nessun altro di quello che era successo. “Pensavo che mi avrebbe licenziata”.

Angelina Jolie ha raccontato al New York Times che Weinstein le fece delle avances non desiderate, e respinte, in una stanza d’albergo, durante la distribuzione del film Scherzi del cuore del 1998. “Ho avuto una brutta esperienza con Harvey Weinstein in gioventù e, come risultato, ho scelto di non lavorare più con lui, mettendo in guardia le altre quando lo facevano. Questo comportamento verso le donne in qualsiasi campo, in qualsiasi Paese è inaccettabile”.