Con il termine agrumi si intendono le piante coltivate appartenenti al genere Citrus della sottofamiglia Aurantioideae (famiglia delle Rutaceae) e i loro frutti. Alcuni esempi di agrumi sono: mandarino, arancia, cedro, mandarancio, bergamotto, chinotto, pompelmo, pomelo, lime e limoni.

Dal punto di vista nutrizionale, i frutti degli agrumi appartengono al VII gruppo fondamentale degli alimenti. Sono ricchi di vitamina C e potassio, e il loro apporto energetico varia in base alla specie.

Emerge inoltre da una ricerca dell’Università del Tohoku, in Giappone, pubblicato sulla rivista British Journal of Nutrition che i n consumo giornaliero di agrumi può aiutare a contrastare la demenza. Arance, pompelmi, limoni e lime possono ridurne il rischio fino quasi al 15 per cento.

Secondo gli studiosi le parti commestibili degli agrumi sono ricche di flavonoidi specifici e alcuni esperimenti condotti a livello cellulare e sugli animali hanno dimostrato che questi flavonoidi possono attraversare la barriera emato-cerebrale e giocare un ruolo come antiossidanti e antinfiammatori, persino riparando qualche forma di danno a livello delle cellule. Per la ricerca sono stati presi in esame i dati dell’Ohsaki Cohort 2006 Study, condotto su una popolazione di over 65 che viveva a Oksaki City, nel nord-est del Giappone. È stato svolto un sondaggio sulle abitudini alimentari e sul consumo di agrumi e i ricercatori hanno seguito 13.373 persone nel 2012.

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