“Fa male al cuore”. Al Bano Carrisi commenta così il raid messo a segno nella notte tra il 20 e il 21 marzo nella sua tenuta di Cellino San Marco. Un gruppo di malviventi si è introdotto nei vigneti del cantante pugliese sottraendo circa 240 pali in ottone per un valore (tra danno e furto) di circa 4.000 euro. Il materiale in ottone è stato sradicato dal vigneto di uva Negramaro, che si trova in contrada Bosco.

Al Bano Carrisi (Foto da video)

Il cantante: “Hanno tagliato fili, tolto pali”

“Tu fai le cose per bene. Dedichi tanto tempo alla tua terra e lo fai con amore e passione. Poi, però, di colpo arriva chi invece distrugge il tuo lavoro: hanno tagliato fili, tolto i pali, creando un danno all’interno dei vigneti, oltre che un disservizio”, racconta Al Bano alla stampa locale.

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Al Bano Carrisi (Foto da video)

“Ci sono uomini che costruiscono e uomini che distruggono”

Sul furto, probabilmente messo a segno da una banda di professionisti ben organizzati, indagano i carabinieri di Cellino San Marco. “Ne hanno fatto parecchi in questi anni di furti e ogni volta si prova tanta amarezza – ha confessato il cantante – Tu fai le cose con tanto amore, poi arriva qualcuno, per un capriccio o per un bisogno di soldi, e ti provoca questi danni. Ci sono uomini che costruiscono e uomini che distruggono: bisogna difendersi dai secondi”.

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Loredana Lecciso e Al Bano Carrisi (Foto Instagram)

Al Bano sta ospitando una famiglia ucraina

Nei giorni scorsi, Al Bano ha preso le distanze da Vladimir Putin e ha aperto le porte della sua tenuta ad una famiglia ucraina scappata dalla guerra. Il cantante sta ospitando quattro profughi. “Una mamma con un bambino e due studenti – ha raccontato a “Oggi è un altro giorno” – Lei è professoressa di psicologia e appena mi ha visto ha detto: ‘Ma è il vero Al Bano?’. Ci siamo fatti una bella spaghettata, poi fagioli, piselli e ceci. Voglio che piano piano mettano radici in questo posto. Non ho chiesto ancora nulla della loro esperienza, è presto per andare in profondità. Quando c’è bisogno di umanità, l’umanità trionfa. Mi sento veramente un uomo degno di vita”.

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